• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00251 (4-00251)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00251presentato daMANCINI Claudiotesto diMartedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   MANCINI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il cinema multisala Maestoso è stato il primo cinema multisala della storia della capitale: costruito nel 1957, sul progetto dell'ingegner Riccardo Morandi e sito nel quartiere Appio, il complesso Maestoso era stato concepito come edificio polifunzionale adatto per ospitare negozi, magazzini, abitazioni e un grande cinematografo, divenendo nel tempo e per generazioni di cittadini e cittadine un irrinunciabile punto di riferimento, riuscendo a coniugare l'aspetto culturale e aggregativo con quello abitativo;

   il complesso, oltremodo, rappresenta un riuscito esperimento architettonico, sicché sullo stesso gravano vincoli urbanistici ancora oggi vigenti;

   la società Circuito cinema, gestrice della sala cinema, ha comunicato alle segreterie regionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil la cessazione delle attività e la riconsegna dei locali alla proprietà a decorrere dal 3 giugno 2018, rappresentandosi, per altro, indisponibile all'acquisto dell'immobile che risulta essere in vendita;

   tale chiusura, qualora si confermasse definitiva, rappresenterebbe una disfatta sotto molteplici punti di vista incidendo negativamente e sul tessuto sociale del territorio, e sulla memoria storica e culturale che gli appartiene, e sui servizi, sul commercio e, soprattutto, sull'occupazione, considerati gli inevitabili licenziamenti collettivi che ne deriverebbero. Ciò detto essa rappresenterebbe anche una perdita grave per un Paese e una città che intendano tutelare e valorizzare il prezioso patrimonio di sale storiche, caratterizzate da lunga tradizione culturale e da peculiare attività cinematografica;

   la direttiva del Mibact del 26 agosto 2014 concernente le sale cinematografiche di interesse storico si ripropone di «salvaguardare e valorizzare il patrimonio costituito dalle sale cinematografiche di interesse storico, la cui presenza sul territorio rappresenta una componente importante dell'offerta culturale del paese», e «di individuare le sale caratterizzate da lunga tradizione e da una peculiare attività culturale tali da poter richiedere l'apposizione del vincolo di interesse storico»;

   la legge n. 220 del 2016, «Disciplina del cinema e dell'audiovisivo», predispone un quadro normativo volto a garantire crediti d'imposta, lo stanziamento di fondi per il recupero delle sale cinematografiche, interventi, contributi e incentivi «per la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, – promuovendo e sostenendo – il cinema e l'audiovisivo quali fondamentali mezzi di espressione artistica, di formazione culturale e di comunicazione sociale», senza purtuttavia soffermarsi compiutamente sulle esigenze delle sale cinematografiche di interesse storico;

   il recupero delle sale cinematografiche rientra a pieno titolo nel quadro normativo della legge regionale della regione Lazio n. 7 del 2017 «Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio» –:

   se la ricognizione delle sale cinematografiche di interesse storico e culturale di cui alla predetta direttiva del Mibact sia stata completata e, in caso contrario, se e come tale attività stia procedendo, e se questa ricomprenda anche il cinema Maestoso di Roma;

   se e come il Governo intenda adoperarsi, per quanto di competenza, per tutelare le sale cinematografiche di interesse storico-culturale e garantirne la continuità d'esercizio e scongiurarne la chiusura; con particolare riferimento al delicato contesto romano;

   se e come il Governo intenda attivarsi per incentivare gli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo e quali iniziative intenda adottare per garantire una prospettiva alle sale cinematografiche e, in particolar modo, di quelle stimate di interesse storico.
(4-00251)