• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00258 (4-00258)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00258presentato daBENVENUTO Alessandro Manueltesto diMartedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   BENVENUTO, MOLINARI, MACCANTI, PETTAZZI, PATELLI, CAFFARATTO, TIRAMANI, GUSMEROLI, LIUNI e GIACCONE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in questi anni il villaggio olimpico Ex Moi di Torino è stato al centro di accese polemiche a seguito delle occupazioni abusive susseguitesi negli anni che hanno portato, a causa della mancanza di un'azione incisiva ed efficace da parte dell'amministrazione comunale, a una situazione di gravissimo e preoccupante degrado della struttura e della zona circostante;

   già nel 2013, la prima palazzina venne occupata abusivamente da circa 200 immigrati il cui numero, nel giro di solo un anno, arrivò a ben 1200, accampati in tre palazzine e nelle cantine dello stabile;

   nel dicembre del 2014, il giudice per le indagini preliminari di Torino, Luisa Ferracane, ne dispose il sequestro preventivo e lo sgombero;

   nuovamente, ben due anni dopo, ossia nel 2016, l'attuale sindaco di Torino, all'indomani della propria elezione, dichiarò che nell'autunno di quello stesso anno le palazzine occupate sarebbero state sgomberate definitivamente;

   ancora nella primavera dell'anno successivo il problema non era stato risolto, tanto che venne firmato un progetto tra comune, regione, diocesi e compagnia San Paolo per promuovere uno «sgombero dolce» accompagnato ad un sistema di inclusione sociale che prevedesse anche l'inserimento lavorativo degli occupanti e l'assegnazione agli stessi di una casa;

   dunque, il 20 novembre 2017 iniziò il percorso di «sgombero dolce» della prima palazzina relativamente alla parte sotterranea dei garage e delle cantine e, al fine di non far accedere più nessuno alla struttura, vennero installate dalle forze dell'ordine delle grate in acciaio;

   quel giorno 100 migranti vennero collocati in diverse strutture cittadine;

   tuttavia, qualche giorno dopo, precisamente il 24 novembre 2017, gli immigrati presenti nello stabile scesero in strada in segno di protesta, bloccando la viabilità cittadina e scatenando una vera e propria guerriglia urbana;

   nonostante il grande e meritevole impegno delle forze dell'ordine, nei giorni successivi gli stessi immigrati arrivarono ad innalzare delle barricate riuscendo nell'intento di fermare, quindi, il progetto di sgombero;

   il 10 dicembre 2017 a causa di atti vandalici e intimidatori contro l'ufficio del project manager che si trovava al piano terra di una delle palazzine olimpiche, lo stesso è stato costretto a chiudere, potendo riaprire solo una settimana dopo;

   qualche giorno dopo la sua riapertura, il project manager venne aggredito a pugni da due immigrati, l'ufficio fu chiuso definitivamente e il progetto sospeso;

   a marzo 2018 sono riprese le occupazioni abusive dello stabile e degli immigrati sono tornati ad occupare gli scantinati già chiusi a novembre dalle forze dell'ordine;

   l'attuale sindaco di Torino ha pertanto desistito dal progetto di sgombero dell'area e interrotto il piano di inclusione sociale a causa della troppa resistenza da parte dei migranti;

   il nuovo progetto, ideato recentemente, per risolvere la grave situazione creatasi nel villaggio olimpico Ex Moi punterebbe ad un modello di housing sociale all'interno delle palazzine e quindi, una settimana fa ha riaperto, lontano dalle palazzine, l'ufficio del project manager con l'intento di provare ad attuare tale progetto –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto indicato in premessa e di quale sia attualmente la situazione del villaggio olimpico Ex Moi di Torino e progetti in itinere per lo stesso;

   quali iniziative abbia promosso o intenda promuovere, per quanto di competenza, al fine di risolvere il grave problema di degrado in cui versa la struttura e, conseguentemente, l'intera zona in cui è ubicata;

   se non ritenga opportuno, al fine di ristabilire le opportune condizioni di legalità e sicurezza, assumere ogni iniziativa di competenza per pervenire all'immediato sgombero dello stabile.
(4-00258)