• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00008 DE PETRIS, MARTELLI - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che, per...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00008 presentata da LOREDANA DE PETRIS
venerdì 23 marzo 2018, seduta n.001

DE PETRIS, MARTELLI - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

nella giornata del 21 marzo 2018 è stato pubblicato un documento ad accesso ristretto che parrebbe provenire dalla Direzione generale sanità della Commissione europea, recante l'agenda dell'incontro previsto ad Ottawa, nelle giornate del 26 e 27 marzo, durante il quale si riunirà per la prima volta il comitato congiunto sulle misure sanitarie e fitosanitarie dell'accordo di libero scambio CETA;

il comitato tecnico, in una situazione di totale assenza di trasparenza, sembrerebbe chiamato a trattare circa l'autorizzazione di alcuni funghicidi, l'armonizzazione delle regole sul commercio di alimenti tra Canada e Unione europea e l'annosa e irrisolta questione del glifosato;

la riunione di tecnici europei e canadesi, accanto a rappresentanti del settore privato selezionati a giudizio degli interroganti in modo altrettanto poco chiaro, sarà volto dunque non soltanto allo scambio di informazioni sulle norme concernenti la salute animale e vegetale, ma anche a una discussione circa le linee guida che determineranno l'equivalenza tra prodotti europei e nordamericani, anche nel merito dell'impatto sulle importazioni causato dai limiti per le sostanze chimiche;

come accennato, infatti, all'ordine del giorno ci sarebbero questioni altamente delicate come il mancato rinnovo da parte dell'Unione europea per il Picoxystrobin, un fungicida considerato altamente rischioso per animali terrestri e acquatici, e le diverse limitazioni nei Paesi europei all'utilizzo del glifosato. Si ricorda come, in seguito al rinnovo dell'autorizzazione per altri 5 anni da parte della Commissione europea, alcuni Stati abbiano disposto norme più stringenti per l'uso del diserbante, a causa del potenziale cancerogeno per l'uomo;

come sottolineato dalla campagna "Stop TTIP/Stop CETA", sembrerebbe che "regole più dure, in definitiva, sono viste come un problema per il libero commercio, anche se tutelano consumatori ed ecosistemi";

si segnala come il principio di precauzione sia alla base di tutta la normativa ambientale internazionale e comunitaria, essendo richiamato anche all'articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

è inaccettabile, dunque, che un comitato tecnico non trasparente possa mettere in discussione diritti e principi di tale portata senza il controllo dei parlamenti, ledendo altresì il principio di sussidiarietà;

si segnala, tra l'altro, come dall'ultimo rapporto "Il CETA minaccia gli stati membri dell'UE", pubblicato pochi giorni fa dal centro di studi legali ambientali europeo CIEL (Center for international environmental law) emerga che l'applicazione dell'accordo porterà a una progressiva fluidificazione degli scambi commerciali in agricoltura, attraverso l'armonizzazione o la cancellazione di regole, molte delle quali a protezione dei consumatori e dell'ambiente,

si chiede di sapere se il Governo non intenda riferire nell'immediato al Parlamento circa la riunione del comitato, chiarendo quali indicazioni e veti abbiano posto in merito e, più in generale, circa il prosieguo della discussione sul CETA, impegnandosi altresì, nel contesto delle istituzioni europee, affinché sia applicata una piena trasparenza sugli argomenti trattati.

(4-00008)