• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00319 (4-00319)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00319presentato daPAGANO Alessandrotesto diMartedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   ALESSANDRO PAGANO, COMAROLI e BITONCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205, articolo 1, commi 909-928) ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2019, l'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria, attraverso il sistema di interscambio, per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato;

   la stessa legge ha previsto l'avvio anticipato, a partire dal 1° luglio 2018, della fattura elettronica fra privati relativamente agli operatori del settore dei subappalti con la pubblica amministrazione e alla filiera dei carburanti per motori (con eliminazione della scheda carburante e obbligo di pagamento con strumenti tracciabili ai fini della deduzione costi e/o detraibilità iva);

   con l'approssimarsi dell'inizio dell'obbligatorietà, si sta verificando un forte interesse economico da parte di alcuni soggetti che vedono nell'obbligo della fatturazione elettronica fra privati un business enorme: società di software, enti certificatori, banche e società di intermediazione bancaria. In particolare, le società di software stanno offrendo alle aziende ed ai commercialisti il servizio di fatturazione elettronica al prezzo di euro 0,50 a documento, affermando che quest'ultimo prezzo derivi principalmente dal costo che loro devono sostenere per la conservazione sostitutiva di euro 0,15 a documento;

   per le attività di rifornimento di carburante, sono le banche e le società di intermediazione bancaria che si faranno carico dell'emissione della fattura al costo di euro 0,50 a carico del gestore, generando una protesta generalizzata dalle associazioni dei gestori dei rifornimenti di carburante, in quanto il ricavo a litro di carburante erogato non consentirebbe la copertura del costo di emissione della fattura;

   l'eliminazione della conservazione sostitutiva e dell'apposizione della firma digitale farebbe diminuire i costi in modo significativo ed eviterebbe un business importante per gli enti certificatori;

   sarebbe opportuno che l'Agenzia delle entrate o la Sogei consentissero l'accesso tramite il loro portale per stampare la copia della fattura emessa o ricevuta e che tale documento fosse valido ed opponibile ai terzi. Sembrerebbe opportuno che la fattura elettronica fosse recapitata presso la pec del cliente e presso la pec del commercialista delegato al «cassetto» fiscale, mentre l'attuale normativa prevede l'inserimento di qualsiasi indirizzo e, ovviamente, le società di software tendono ad indicare il loro;

   infine, sarebbe opportuno realizzare un apposito portale dei commercialisti, anche attraverso gara d'appalto, per la gestione di tutto ciò che interessa i nuovi obblighi di fatturazione elettronica tra privati (in particolare, per l'emissione, l'invio e la ricezione delle fatture elettroniche, nonché per l'importazione sui gestionali di contabilità), per evitare l'intermediazione di altri soggetti che potrebbero far lievitare i costi, come sopra esposto;

   con il provvedimento del 30 aprile 2018 l'Agenzia delle entrate si è impegnata a mettere a disposizione degli operatori entro il 1° luglio 2018 una serie di servizi per rendere agevole, efficiente e poco onerosa la fase di predisposizione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche. Al momento, però, tali servizi non sono ancora disponibili e sarà necessaria una fase transitoria prima che tutti gli operatori possano usufruirne compiutamente –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere iniziative normative per apportare le necessarie modifiche in merito alla disciplina della fatturazione elettronica, così come indicato in premessa, specie per l'obbligo della conservazione sostitutiva e dell'apposizione della firma digitale, al fine di evitare la lievitazione dei costi per gli operatori e per gli studi di commercialisti, nonché per gli utenti;

   se si intendano assumere iniziative per posticipare al 1° gennaio 2019 i termini di avvio dell'obbligatorietà della fatturazione elettronica per la filiera dei carburanti per motori, in considerazione delle criticità espresse.
(4-00319)