• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00340 (4-00340)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00340presentato daBITONCI Massimotesto diMartedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   BITONCI, ANDREUZZA, BADOLE, BAZZARO, BISA, COIN, COLMELLERE, COMENCINI, COVOLO, FANTUZ, FOGLIANI, GIACOMETTI, LAZZARINI, MANZATO, PATERNOSTER, PRETTO, RACCHELLA, STEFANI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO e ZORDAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   un noto ex giocatore e allenatore padovano di rugby, di anni 55, A.B., da quasi due anni lotta contro la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che lo costringe su una sedia a rotelle;

   la Sla è una malattia neurodegenerativa dell'età adulta della quale ancora non si conoscono le cause;

   negli anni si sono sviluppati diversi studi per trovare una terapia in grado di rallentare la degenerazione motoria causata dalla malattia. E oggi sembra che si sia arrivati ad un traguardo molto importante in grado di dare delle speranze ai pazienti affetti da Sla;

   arriva dal Giappone e si chiama Radicut il nuovo farmaco in grado di rallentare moderatamente la degenerazione motoria causata dalla malattia;

   l'Aifa ha approvato infatti l'introduzione in Italia del Radicut, nome commerciale dell'edaravone, e con la determina del direttore generale del 28 giugno 2017, n. 1224, ha inserito il Radicut nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per il trattamento della Sla. Tale farmaco dunque è stato inserito tra i cosiddetti «medicinali innovativi» per il trattamento terapeutico di patologie che, come la Sla, sono prive di adeguata cura. Si tratta di farmaci già in commercio in altri Stati, ma non sul territorio nazionale, perché, pur avendo superato tutte le prove relative alla sicurezza e alla sopravvivenza, sono ancora soggetti a sperimentazione clinica;

   stando alle indicazioni terapeutiche, l'Aifa consente la prescrizione del farmaco solo da parte del neurologo ed esclusivamente per i pazienti aventi le idonee caratteristiche cliniche (la comparsa della malattia da non oltre due anni, una disabilità moderata e, infine, una buona funzionalità respiratoria);

   perché il Radicut sia disponibile in Italia è necessario attendere il completamento delle procedure di importazione del farmaco dal Giappone dove è prodotto dall'azienda Mitsubishi Tanabe;

   in particolare, A.B., mentre stava effettuando le terapie in neurologia con immunoglobuline, dopo alcuni esami, è stato ammesso alla nuova cura sperimentale con il Radicut. Avrebbe dovuto iniziarla l'11 novembre 2017, ma tre giorni prima dell'inizio della terapia gli venne comunicato che, dopo aver riesaminato le sue analisi, i parametri richiesti non erano sufficienti per ottenere il farmaco. Tra l'altro, la vana accettazione del nuovo programma ha portato alla sospensione di quello che seguiva. Così, al momento, A.B. si trova in una situazione di assoluto disagio, dovendo provvedere da solo alle cure necessarie rifornendosi in Giappone. È evidente che ciò comporta un enorme dispendio di denaro; provvedere autonomamente è difficile e costosissimo, in quanto il Radicut è in vendita solo nelle farmacie del Vaticano e in Giappone. In Vaticano dieci fiale costano 1.800 euro, e a lui ne servono 60; in Giappone le dieci fiale vengono 400 euro, ma vi è comunque la necessità di trovare un canale per ottenerle;

   secondo i criteri di inclusione previsti dalla determina dell'Aifa, pochi avranno la possibilità di vedersi prescrivere un piano terapeutico con il Radicut;

   è evidente quindi la necessità di aprire entro breve un tavolo di confronto per ampliare questi criteri o, almeno, renderli «elastici». Se è vero che gli stessi scaturiscono dai risultati della sperimentazione dell'edavarone in Giappone, è altrettanto vero che, oltre al diritto di cura che ogni cittadino dovrebbe vedersi garantito, ci sono anche dei casi particolari da considerare –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere tempestivamente le iniziative di competenza affinché i requisiti per la somministrazione del Radicut possano essere riconsiderati e ampliati per garantire cittadini malati di Sla, indipendentemente dallo stadio di gravità, il diritto alle cure.
(4-00340)