• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00360 (4-00360)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00360presentato daCIPRINI Tizianatesto diMartedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   CIPRINI e SIRAGUSA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   al di fuori del confine nazionale, negli Stati con maggiore presenza di cittadini italiani, operano patronati che svolgono importanti funzioni di assistenza nello svolgimento delle pratiche pensionistiche, previdenziali o assistenziali, rappresentanza e tutela in favore dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i cittadini che vivono e lavorano all'estero;

   i patronati maggiormente presenti, fanno capo ai maggiori sindacati di rappresentanza: Cgil, Cisl, Uil, Acli e sono disciplinati dalla legge 30 marzo 2001, n. 152;

   i patronati operanti oltre confine occupano numerosi dipendenti per il disbrigo delle pratiche richieste dai cittadini;

   risultano all'interrogante alcuni casi di violazione dei diritti dei lavoratori impiegati presso taluni patronati oltre confine, la cui gestione è affidata a persone che sono nel contempo responsabili di patronato e anche consiglieri dei Comites locali, in violazione della legge n. 152 del 2001 e della legge n. 286 del 2003 e dunque in palese conflitto di interessi;

   in particolare, secondo quanto denunciato da una lavoratrice signora R.M. (in http://www.vociestere.com/inca-cgil-diritti-irrinunciabili-diritti-indisponibili), il patronato Inca/Cgil di Monaco di Baviera avrebbe commesso delle violazioni dei diritti fondamentali ai danni della medesima lavoratrice, la quale, colpita da una malattia rara ed invalidante, lamenta l'illegittimità del licenziamento e la mancata corresponsione delle competenze maturate post licenziamento;

   il paradosso della vicenda risiede anche nel fatto che la responsabile del patronato in questione ricoprirebbe pure la carica di consigliere del locale Comites, che tra l'altro dovrebbe provvedere alla tutela dei diritti dei connazionali;

   la responsabile del patronato Inca/Cgil di Monaco di Baviera, dunque, avrebbe operato — a detta della lavoratrice — non solo in violazione dei diritti della ex lavoratrice del patronato ma anche in una situazione di conflitto di interessi, poiché secondo il parere interpretativo reso nel 2015 dall'ufficio competente per i Comites alla direzione generale per gli italiani all'estero del Ministero per gli affari esteri e della cooperazione internazionale, atteso il profilo istituzionale dei patronati, si applica la «causa di ineleggibilità dei loro membri all'interno dei Com.It.Es, così come previsto dall'articolo 5, comma 4, della legge n. 286 del 2003»;

   eppure la legge n. 286 del 2003 che costituisce i Comites prevede all'articolo 2, comma 5, che «L'autorità consolare e il Comitato ricevono periodicamente informazioni sulle linee generali dell'attività svolta nella circoscrizione consolare dai patronati di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152, nel rispetto della normativa nazionale e locale» e dunque la commistione di incarichi nel patronato e nei Comites, andrebbe a svilire anche il ruolo di garanzia e controllo che dovrebbe essere svolto da questi ultimi;

   nonostante il chiaro dettato normativo avallato anche da un parere interpretativo dell'amministrazione persistono di fatto prassi illegittime che portano alla concomitanza di incarichi con conseguente criticità per l'esercizio dei diritti dei lavoratori, come accaduto nella vicenda denunciata dalla lavoratrice dell'Inca Cgil di Monaco di Baviera –:

   se si sia a conoscenza della violazione della normativa segnalata che potrebbe interessare anche altri patronati;

   quali iniziative — anche di tipo normativo — intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza, in merito alla disciplina dei Comites e dei loro rapporti con i patronati, al fine di garantire il rispetto del dettato normativo e rimuovere le situazioni di conflitto di interesse tra il profilo di responsabile di patronato e quello di membro del Comites;

   se si intenda avviare una istruttoria finalizzata all'accertamento, per quanto di competenza, delle violazioni dei diritti dei lavoratori a cui si è fatto riferimento in premessa, verificatesi presso il patronato Inca Cgil di Monaco di Baviera.
(4-00360)