• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00378 (4-00378)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00378presentato daMELONI Giorgiatesto diMartedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   MELONI, RAMPELLI, BELLUCCI, ACQUAROLI, BUCALO, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, CROSETTO, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LOLLOBRIGIDA, LUCASELLI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la «Star Judo Club Napoli» è una società sportiva fondata nel 1980 da Gianni Maddaloni, maestro di Judo famoso a livello internazionale, e sita nel quartiere di Scampia, quartiere di Napoli tristemente noto alle cronache per episodi delittuosi legati alla criminalità organizzata;

   la struttura di Maddaloni è un esempio di vivibilità e di civiltà e rappresenta un luogo di educazione e formazione per moltissimi giovani che in essa trovano la speranza di una vita lontana dalle logiche criminali della strada, oltre a essere oggi una delle associazioni maggiormente impegnate nel recupero di giovani in difficoltà, compresi minori detenuti, bambini diversamente abili e non vedenti e i ragazzi con bisogni educativi speciali (Bes);

   la palestra è iscritta dal 1997 al Registro del Coni nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche, è affiliata alla Federazione italiana judo lotta karate arti marziali, e ha regalato all'Italia straordinari successi sportivi di livello nazionale e internazionale;

   l'associazione di Maddaloni è altresì affiliata all'Organizzazione per l'educazione allo sport, insieme alla quale propone lo sport come mezzo per la trasmissione di valori contro il disagio giovanile;

   per tutte queste ragioni, nel 2005 il comune di Napoli ha offerto, in comodato d'uso al maestro Maddaloni, i locali in cui insiste la palestra, salvo cambiare improvvisamente idea e pretendere, dai primi mesi del 2018, il pagamento di un importo mensile di 1.755 euro a titolo di canone di locazione;

   la corresponsione di tale canone è insostenibile per una realtà la cui retta di partecipazione è poco più che simbolica (20 euro mensili) ed è versata solo da 150 delle 600 persone che frequentano la palestra;

   l'atteggiamento ostile dell'amministrazione comunale appare inspiegabile soprattutto alla luce della benevolenza mostrata, invece, nei confronti delle attività dei centri sociali in favore delle quali è stata recentemente approvata una delibera di giunta volta a trasformare sette edifici occupati in «beni comuni emergenti quali ambienti di sviluppo civico», dandoli in gestione ai centri e così legalizzando e istituzionalizzando le occupazioni;

   in merito, il sindaco ha dichiarato all'Ansa che si tratta di «beni abbandonati che si rigenerano grazie all'attivismo di quelli che è riduttivo chiamare centri sociali», rivendicando, al contempo, la primogenitura dell'iniziativa;

   come si apprende da fonti di stampa, il 4 maggio 2018 il sindaco e alcuni rappresentanti della sua amministrazione avrebbero partecipato ad un party di compleanno organizzato all'interno di uno di questi edifici occupati con modalità di dubbia legittimità dai centri sociali in pieno centro storico;

   occorrerebbe che l'amministrazione comunale di Napoli, facesse chiarezza sul suo operato in quanto sembrerebbe premiare le iniziative di dubbia legittimità dei centri sociali, consentendo loro di occupare luoghi anche di pregio nel centro del capoluogo partenopeo e al contempo penalizzare – inviando richieste di insostenibili canoni di locazione – quelle svolte dall'associazione sopra citata che svolge coraggiosamente un'attività sociale e di contrasto alla criminalità organizzata –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano assumere per sostenere la «Star Judo Club Napoli», che ha trasformato lo sport in una leva per formare, forgiare e promuovere il senso civico, combattere il degrado, regalare identità ai giovani e recuperare spazi di vivibilità in luoghi difficili, svolgendo un'importante funzione sociale in uno dei quartieri più difficili d'Italia;

   quali iniziative intendano assumere per diffondere una cultura sportiva che, sul modello della citata associazione, promuova, attraverso la pratica sportiva, un modello di recupero e di integrazione di ragazzi disagiati.
(4-00378)