• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/00297/010 premesso che: il valore dell'Alitalia e la sua stessa esistenza come vettore nazionale dipende anche dalla competitività del sistema aeroportuale italiano, in modo...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/297/10 presentato da STEFANO BERTACCO
mercoledì 30 maggio 2018, seduta n. 008

Il Senato,
premesso che:
il valore dell'Alitalia e la sua stessa esistenza come vettore nazionale dipende anche dalla competitività del sistema aeroportuale italiano, in modo particolare da quello di Roma e del Lazio, naturale hub dell'intero Paese;
nel febbraio del 2012 l'ENAC ha presentato un documento, elaborato sulla base dello studio KPMG-Onework-Nomisma del 2010, di riordino del sistema aeroportuale italiano che prevedeva, per il centro Italia, un assetto basato sull'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, l'aeroporto G.B Pastine di Ciampino, più un terzo aeroporto da realizzarsi a Viterbo;
il ridimensionamento di Ciampino e l'apertura di uno scalo come quello di Viterbo, a due ore di distanza dalla Capitale, avrebbe costituito un assist ad Alitalia, che avrebbe superato la concorrenza dei vettori low cost che trasportano circa cinque milioni di passeggeri su Roma Ciampino;
in data 29 gennaio 2013, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presentava un «Atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale» (il cosiddetto «Piano Passera») che invece non contemplava più il terzo aeroporto del Lazio;
a luglio del 2013, il Governo superava il Piano Passera presentando in sede di conferenza Stato regioni, nuovamente il Piano ENAC 2012 per lo sviluppo aeroportuale futuro dell'Italia; in tale Piano si concepisce il terzo aeroporto del Lazio come aeroporto di riferimento delle compagnie low cost e quale necessario aeroporto di supporto all'aeroporto di Fiumicino, anche in considerazione del depotenziamento dell'aeroporto di Ciampino per ragioni di inquinamento acustico in zona urbana;
a distanza di poco più di un anno, però, senza alcun nuovo studio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti produce un nuovo «Atto di pianificazione concernente la rete aeroportuale di interesse nazionale» - trasmesso con nota del 17 novembre 2014 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segreteria della Conferenza Permanente Stato, Regioni e Province Autonome, contestualmente allo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante l'individuazione degli aeroporti di interesse nazionale ai sensi dell'articolo 698 del Codice della Navigazione; tale nuovo atto di indirizzo cancella nuovamente il terzo aeroporto del Lazio, creando le condizioni per trasformare l'Aeroporto di Fiumicino da hub internazionale a aeroporto di riferimento per tutti i voli sul centro Italia, low cost comprese, arrecando grande danno ad Alitalia e creando pretestuosamente le condizioni per sostenere la necessità del raddoppio dello scalo di Fiumicino;
tale nuovo Piano prevede, per il 2030, un assetto per il centro Italia composto dall'aeroporto di Fiumicino con un traffico passeggeri di 70 milioni di passeggeri annui, senza alcun aeroporto di servizio e di supporto al principale hub nazionale, visto il depotenziamento di Ciampino;
un tale assetto, come esplicitato dal Piano stesso, «non trova riscontro nelle altre realtà europee assimilabili» e presenta evidenti criticità di assetto e di sicurezza,
impegna il Governo
a potenziare l'aeroporto di Fiumicino entro i confini dell'attuale sedime aeroportuale.
(numerazione resoconto Senato G1.109)
(9/297/10)
BERTACCO, FAZZOLARI, URSO, BALBONI, DE BERTOLDI, GARNERO SANTANCHE', IANNONE, LA PIETRA, LA RUSSA, MARSILIO, NASTRI, RAUTI, STANCANELLI, ZAFFINI