• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00238 (4-00238)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00238presentato daFRASSINETTI Paolatesto diVenerdì 11 maggio 2018, seduta n. 10

   FRASSINETTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   la sera del 24 marzo 2018, intorno alle ore 19,30, una ragazza diciannovenne residente a Cavenago, mentre rientrava a casa dal lavoro, presso la stazione ferroviaria di Desio, è stata vittima di una violenza sessuale commessa da un tunisino di 28 anni, clandestino senza fissa dimora e già noto alle forze dell'ordine, che prima l'ha rincorsa ed in seguito, una volta raggiunta a pochi metri dai binari, dopo averle rivolto dei complimenti volgari, l'ha immobilizzata e palpeggiata in tutto il corpo cercando di spogliarla;

   la malcapitata è riuscita a salvarsi dalla violenta aggressione solamente grazie all'aiuto di alcuni pendolari presenti in stazione che, attirati dalle sue urla strazianti, sono intervenuti prontamente mettendo in fuga l'aggressore;

   il tunisino, vistosi scoperto, ha subito tentato di dileguarsi salendo su un convoglio in partenza, ma è stato bloccato dai presenti e dalla giovane ragazza che gli hanno impedito la fuga;

   successivamente è andata in scena una paradossale pantomima nella quale il ventottenne, non avendo altre vie di scampo, ha inscenato un'aggressione ferendosi in modo lieve ad una vena, con l'intenzione di accusare la ragazza di averlo aggredito;

   anche tale tentativo di dissimulare i fatti è andato però in fumo, in quanto un operatore del 112, contattato dalla diciannovenne e con il quale era rimasta aperta la conversazione telefonica, registrava la minaccia del tunisino che, prima di ferirsi, ammoniva la ragazza dicendole: «adesso ti faccio vedere io»;

   tale aggressione, che per pura fortuna non si è trasformata in tragedia, è solamente l'ennesimo atto di violenza perpetrato da stranieri clandestini ai danni di cittadini italiani ed evidenzia quanto ormai sia intollerabile e grave la situazione nel nostro Paese;

   è allarmante che tali fatti possano accadere in una stazione ferroviaria, in un'ora di punta in cui ci sono numerosissime persone ed ai danni di una ragazza che rientra a casa dal lavoro, perché è il sintomo di una situazione che si va sempre più degenerando e che sta instillando nella gente sempre più paura e angoscia;

   la stazione di Desio non è nuova ad atti di violenza e nelle scorse settimane è stata luogo di risse e aggressioni che l'hanno portata al centro della cronaca locale;

   nel 2008, in seguito all'aumento di reati e azioni criminali di particolare allarme sociale, è stata istituita, con il decreto-legge 23 maggio 2008 n. 92, l'operazione «Strade sicure» con l'impiego di personale delle Forze armate, in collaborazione con le Forze di polizia, per servizi di vigilanza a siti sensibili ed il pattugliamento di alcune aree urbane particolarmente sensibili;

   i dati forniti dal Ministero della difesa (arrestate oltre 15.500 persone, controllati e identificati quasi 3 milioni di persone e sequestrando oltre 2,2 tonnellate di sostanze stupefacenti) dimostrano come detta operazione, tutt'oggi ancora operante, sia un efficace mezzo di contrasto della criminalità, garantendo una maggiore sicurezza ai cittadini –:

   se i Ministri interrogati non ritengano opportuno verificare l'adeguatezza delle misure di sicurezza adottate dalle forze dell'ordine in un luogo tanto sensibile, quale la stazione ferroviaria di Desio, specificando quali urgenti iniziative intendano adottare per garantire una maggiore sicurezza pubblica e scongiurare il ripetersi di fatti così gravi come quelli sopra illustrati di cui, sempre più frequentemente, sono protagonisti stranieri clandestini, per di più, spesso, già con gravi precedenti penali alle spalle;

   se non ritengano utile assumere iniziative per implementare l'operazione «Strade sicure», assicurando una presenza più capillare del personale militare e delle forze dell'ordine.
(4-00238)