• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00111 (4-00111)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00111presentato daBITONCI Massimotesto diLunedì 7 maggio 2018, seduta n. 8

   BITONCI, BELOTTI, BISA, GUIDESI, ANDREUZZA, MOLINARI, COMAROLI, BADOLE, GRIMOLDI, GASTALDI, BAZZARO, GIGLIO VIGNA, RIBOLLA, COIN, LIUNI, GALLI, MACCANTI, COLMELLERE, GUSMEROLI, BIANCHI, COMENCINI, BENVENUTO, INVERNIZZI, COVOLO, CAFFARATTO, ZOFFILI, BOLDI, FANTUZ, TARANTINO, FOGLIANI, FRASSINI, GIACOMETTI, LAZZARINI, MANZATO, PATERNOSTER, PRETTO, RACCHELLA, STEFANI, TIRAMANI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, ZORDAN, GIACCONE, PATELLI e DI MURO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio 2018 (legge n. 205 del 2017), all'articolo 1, comma 853, ha stanziato, in favore dei comuni, 150 milioni di euro per l'anno 2018, 300 milioni di euro per l'anno 2019 e 400 milioni di euro per l'anno 2020, finalizzati a interventi per opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio;

   il 13 aprile 2018 è stato pubblicato, sul sito del Ministero dell'interno, il decreto interministeriale di assegnazione dei contributi e, in data 16 aprile 2018, lo stesso Ministero ha già provveduto al pagamento del primo acconto, pari al 20 per cento del contributo ottenuto;

   le richieste pervenute al 20 febbraio 2018 ammontano a circa 7,2 miliardi di euro, distribuite su 10.200 interventi. Di questi, sulla base dei criteri previsti, 5.904 sono risultati ammissibili per un valore complessivo di 3,9 miliardi di euro. Essendo stato posto il limite di 150 milioni per il 2018, gli enti che hanno beneficiato del contributo sono risultati soltanto 54 per un totale di 146 progetti di investimenti;

   scorrendo la graduatoria è evidente come i comuni risultati vincitori siano tutti enti in dissesto. Esemplare è il caso di Monteforte Irpino in provincia di Avellino: questo ente presenta un disavanzo superiore ai 11 milioni di euro con un rapporto sulle entrate di -190,59 per cento, eppure è risultato assegnatario di circa 5,2 milioni di euro (il massimo consentito dalla norma), vedendosi accolte ben 6 istanze;

   detta graduatoria è il risultato del contenuto normativo della legge di bilancio 2018 che, al comma 855, prevede che «qualora l'entità delle richieste pervenute superi l'ammontare delle risorse disponibili, l'attribuzione è effettuata a favore dei comuni che presentano la minore incidenza dell'avanzo di amministrazione,» al netto della quota accantonata, rispetto alle entrate finali di competenza, stabilendo quindi di fatto un premio per i comuni nelle peggiori condizioni finanziarie;

   tale discrasia era già stata sollevata dalla Lega durante l'esame della legge di bilancio, ma le proposte di modifica, finalizzate all'inserimento di alcuni criteri di virtuosità nell'assegnazione dei contributi, non sono state approvate, su parere contrario del Governo;

   in questo modo, sono stati esclusi molti comuni che, pur avendo gestito in maniera assennata le risorse pubbliche, oggi si ritrovano a non avere i contributi per la realizzazione di importanti opere per i cittadini. Lo Stato dunque richiede efficienza ai comuni – e questo vuol dire spesso anche maggior sacrificio per l'ente i suoi cittadini – ma poi premia l'inefficienza e l'incapacità;

   quindi, pur risultando idonei, non risultano accolte le richieste di enti virtuosi come San Pietro di Cadore nel Bellunese (rapporto avanzo/entrate pari allo 0,14 per cento, Nervesa della Battaglia nel Trevigiano (4 per cento), Ponte San Nicolò nel Padovano (39,74 per cento) e molte altre località nordestine;

   in Piemonte, su 813 richieste di contributi pervenute dai comuni dislocati nelle otto province, soltanto due saranno finanziate (Cassinasco e Carezzano), rientrando per poco nei primi 146 posti;

   lo stesso in Lombardia, dove, in provincia di Pavia, nessuna delle 144 domande risultate idonee è rientrata nei finanziamenti (il primo in graduatoria, Corvino San Quirico, è risultato 218esimo) e dove gli 88 comuni bergamaschi richiedenti non hanno superato la cinquecentesima posizione –:

   se non si intenda adottare urgentemente le opportune iniziative di carattere normativo al fine di modificare i criteri di assegnazione dei contributi previsti per i prossimi due anni, con il duplice obiettivo di premiare i comuni virtuosi e l'urgenza dei progetti.
(4-00111)