• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00039 (4-00039)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00039presentato daBIGNAMI Galeazzotesto diMartedì 10 aprile 2018, seduta n. 4

   BIGNAMI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nella camera di consiglio del 31 ottobre 2017 la seconda sezione del Tar ha stabilito di accogliere il ricorso di alcuni Comitati, associazioni e cittadini contro la sopraelevazione, autorizzata, della discarica Tre Monti di Imola;

   il Tar ha dunque annullato la delibera di giunta della regione Emilia-Romagna n. 2262 del 21 dicembre 2016 avente ad oggetto «provvedimento di VIA del progetto per l'ampliamento della discarica Tre Monti: recupero volumetrico in sopraelevazione del 3° lotto nel comune di Imola (BO) - Proponenti CON.AMI ed Herambiente» e altri atti a essa connessi;

   secondo il Tar, il parere non favorevole della Soprintendenza al progetto di ampliamento andava tenuto in debita considerazione anche in riferimento alla sopraelevazione, «non foss'altro perché lo stesso riguardava anche la porzione del progetto di sopraelevazione – già oggetto di parere negativo – e non soltanto la realizzazione del 4° lotto»;

   il progetto di cui si rendeva noto il deposito con Bollettino ufficiale della regione del 23 settembre 2015 prevedeva infatti un recupero volumetrico in sopraelevazione per 375.000 tonnellate e la realizzazione di un quarto lotto (ampliamento) per 1.125.000 tonnellate. A seguito del parere negativo della Soprintendenza, l'iter proseguiva per la sola sopraelevazione che poi veniva autorizzata con la delibera della giunta regionale sopra richiamata;

   il Tar, in sostanza, ha specificato che il parere negativo della Soprintendenza andava considerato nel suo complesso e che la regione avrebbe dovuto valutare l'impatto ambientale in un'ottica complessiva dell'intervento;

   a seguito della sentenza del Tar l'assessorato regionale competente confermava comunque l'autosufficienza della regione nonostante lo «stop» dell'impianto Tre Monti;

   tuttavia, la giunta procedeva a fare ricorso al Consiglio di Stato per l'annullamento, previa sospensione, della sentenza del Tar sopra richiamata, con delibera della giunta regionale n. 300 del 5 marzo 2018;

   è tuttora in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale, con proponenti ConAmi e Herambiente, per l'ampliamento della discarica Tre Monti per 1.125.000 tonnellate;

   va rilevato che la discarica di Imola ha oltre 40 anni di vita ed era nata per soddisfare un bisogno di stoccaggio rifiuti prettamente territoriale. Negli anni tuttavia questa discarica ha accolto rifiuti da ogni parte d'Italia, pertanto si è giunti alla sua saturazione in tempi relativamente brevi;

   nel corso dei due iter valutativi (il primo concluso con l'autorizzazione della sopraelevazione, il secondo ancora in essere) comitati e cittadini hanno evidenziato la necessità di procedere a una puntuale valutazione di impatto sanitario dato l'evidente impatto ambientale di tale impianto e considerando ormai insostenibile un ampliamento di tali dimensioni per una discarica tanto datata –:

   se il Ministro della salute intenda, per quanto di competenza, promuovere una indagine epidemiologica che includa un approfondimento sulle aree circostanti, analizzando anche i dati presenti nell'atlante della mortalità della regione Emilia-Romagna che vedono il territorio dell'ausl di Imola al primo posto per alcune malattie del sistema respiratorio e verificando anche le matrici ambientali (aria, suolo, sedimenti e acque);

   se si intenda, per quanto di competenza, promuovere, anche per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, una verifica all'interno del perimetro della discarica ove attualmente persistono superamenti dei limiti di legge (CSC) per parametri quali cromo VI, arsenico, cianuri liberi, nitriti, solfati, ferro ed altri per valutare una eventuale messa in sicurezza.
(4-00039)