• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00348 LONARDO, PEROSINO, CONZATTI, ROSSI, SCIASCIA, MALLEGNI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che, a giudizio degli interroganti:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00348 presentata da ALESSANDRINA LONARDO
mercoledì 11 luglio 2018, seduta n.020

LONARDO, PEROSINO, CONZATTI, ROSSI, SCIASCIA, MALLEGNI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che, a giudizio degli interroganti:

il Governo Conte, tra le varie proposte avanzate in materia economica, ha lasciato intravedere una gestione dei conti pubblici molto irresponsabile, in particolar modo per ciò che riguarda le politiche in deficit messe per iscritto e poi smentite, e lo sforamento di molti parametri stabiliti in sede comunitaria;

nelle ultime settimane, proprio a causa di questo atteggiamento, si è assistito ad un andamento dei mercati molto oscillante che ha prodotto la percezione di un rischio di fiducia sui titoli sovrani italiani che si è tradotta in un costo abnorme per i risparmiatori, con un incremento medio dall'1,8 al 2,7-2,8 per cento del tasso medio di rendimento dei titoli decennali;

se confrontato con l'indice spagnolo dell'1,2 per cento, emerge che non solo non si sono recuperati i 15 miliardi di euro di differenziale a regime, ma che addirittura il posizionamento del Governo in carica ha fatto aumentare notevolmente il conto che gli italiani dovranno pagare;

l'8 giugno 2018, sul "Corriere della Sera" Federico Fubini, firma prestigiosa del giornalismo economico italiano, ha scritto che "a maggio sono usciti dall'Italia 38 miliardi di euro e che i tassi dei BOT a nove mesi hanno superato quelli dei titoli greci omologhi (prezzano allo 0,79% contro lo 0,75%), anche se in un solo picco e non ovviamente per le restanti scadenze che salgono però tutte in proporzione sempre più della crescita dei tassi omologhi greci; e che addirittura sul mercato si comincia a analizzare come test di riferimento non solo il rapporto Btp/Bund ma quello tra i titoli italiani e i titoli greci, prospettiva che di per sé segnala febbre e preoccupa";

sabato 7 luglio, "il Giornale" a firma di Antonio Signorini ha segnalato nuovamente l'andamento anomalo di "target 2", il sistema di pagamenti tra le banche centrali e private dell'eurozona, avvertendo che la posizione debitoria a giugno è salita da 464,6 a 480,9 miliardi di euro e che, quindi, il nuovo rischio politico italiano ha causato una fuoriuscita complessiva tra maggio e giugno di 55 miliardi di euro;

l'agenzia di rating "Standard and Poor's" ha messo l'Italia sotto osservazione, sottolineando che proprio l'incremento dei tassi sui titoli pubblici desta più di una perplessità perché inevitabilmente influisce sull'andamento dell'economia reale e porta a ritenere correttamente sovrastimata la crescita del prodotto interno lordo per l'anno in corso e quello a venire;

gruppi importanti come "Atlantia" avrebbero preferito rinunciare al collocamento di bond per importi ingenti perché ritenuto troppo oneroso proprio a causa del rialzo dello spread, e gli affidamenti all'economia reale non possono non risentirne in termini di onerosità e, in generale, di costi e razionamento del credito,

si chiede di sapere:

se risponda al vero che gli italiani stanno portando fuori i loro capitali, investendo magari in obbligazioni BEI e polizze lussemburghesi, ed in caso affermativo quali strumenti il Governo voglia porre in essere per tranquillizzare, chiarire e, quindi, fermare l'eventuale emorragia come è indiscutibilmente e assolutamente necessario;

se non ritenga di garantire che le dichiarazioni in materia economica siano da delegare esclusivamente al Ministro dell'economia e delle finanze;

se non ritenga di porre al primo punto del suo programma economico la difesa del risparmio, promuovendo iniziative che prevedano, in capo a banche e istituzioni competenti, l'impegno di informare sempre e in maniera comprensibile il risparmiatore circa il fattore di rischio dell'operazione che sta effettuando;

se non ritenga di rassicurare i mercati e gli osservatori internazionali sulla collocazione dell'Italia nel contesto europeo.

(4-00348)