• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/12497 (4-12497)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12497presentato daROTONDI Gianfrancotesto diMartedì 5 luglio 2022, seduta n. 719

   ROTONDI, PEZZOPANE e D'ALESSANDRO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel corso del mese di maggio 2022 la Società Strada dei Parchi Spa ha comunicato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili il recesso dal rapporto concessorio, prima volta che accade nel nostro Paese, relativo alle autostrade A24 e A25;

   tale atto è stato adottato a seguito di una lunga serie di criticità riscontrate nel corso degli anni nel rapporto tra concedente e concessionario;

   dal 2013, nonostante le numerose proposte avanzate dal concessionario, non è stato possibile approvare un nuovo piano economico finanziario secondo quanto previsto dalla legge n. 228 del 2012 in quanto il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili non ha completato il relativo iter approvativo, salvo l'ipotesi di Piano economico finanziario (Pef) proposta dal Ministro dell'epoca e condivisa dal Cipe del 1° agosto 2019, ipotesi non sostenuta dal successivo Ministro per il previsto parere della Commissione europea e dunque anch'essa accantonata;

   l'inerzia da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili è stata riconosciuta dalla sentenza n. 5022 del 13 giugno 2019, del Consiglio di Stato, che con successiva ordinanza 2413/2020 ha nominato un commissario ad acta per l'adozione di un nuovo piano economico finanziario;

   la mancata adozione di un nuovo Piano economico finanziario ha impedito al concessionario di effettuare i previsti lavoro di messa in sicurezza antisismica previsti dalla citata legge n. 228 del 2012;

   il blocco delle tariffe dei pedaggi imposto dal concedente in via continuativa dall'anno 2015 ha comportato minori introiti per un importo di circa 145 milioni di euro a fine dell'anno 2021;

   l'adozione da parte di nuove linee guida nel 2019 per la determinazione delle priorità degli interventi di manutenzione ordinaria da eseguire ha comportato un considerevole incremento dei costi per il concessionario a fronte dell'onere di 28,1 milioni di euro annui previsto dall'impegno contrattuale con un extra costo a tutto il 2021 di euro 108 milioni circa;

   i crediti maturati dal concessionario, dovuti al complesso delle minori entrate e dai maggiori costi, ammontano, sempre alla fine dell'anno 2021, a circa 320 milioni di euro;

   anche se la convenzione stipulata tra concedente e concessionario prevede che sia in caso di rescissione/revoca da parte del concedente, sia in caso di recesso del concessionario, debba essere corrisposto un indennizzo a favore del concessionario prima della riconsegna dell'infrastruttura, a quanto sostenuto dal concessionario, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili starebbe valutando ipotesi, anche nel caso di revoca della concessione, che consentano di posticipare il pagamento dell'indennizzo previsto –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo circa le tempistiche dell'indennizzo previsto dalla convenzione tra le parti e in merito ai maggiori costi sostenuti dal concessionario di cui in premessa;

   se il Governo abbia valutato i rischi di eventuali danni erariali derivanti da azioni di revoca da parte del concedente della concessione dell'A24 e dell'A25, di cui si è avuta notizia tramite la stampa, non sostenuta da fondate motivazioni.
(4-12497)