• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/03067 (3-03067)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03067presentato daSPORTIELLO Gildatesto diMartedì 5 luglio 2022, seduta n. 719

   SPORTIELLO, RUGGIERO, D'ARRANDO, LOREFICE, MAMMÌ, MISITI, NAPPI, PENNA, PROVENZA, VILLANI, ALEMANNO, BARBUTO, TUZI, GRIPPA e LIUZZI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:

   la pandemia da COVID-19 ha comportato un gradissimo impegno professionale ed umano da parte della classe medica, che ha dovuto affrontare con grande spirito di sacrificio ed abnegazione la lotta contro un virus sconosciuto e mortale;

   in questa lotta si sono distinti, oltre ai medici ospedalieri, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, che hanno esercitato i propri compiti di assistenza sanitaria, soprattutto territoriale, fungendo da prima barriera contro il virus. Molti di loro hanno pagato con la vita la loro abnegazione all'adempimento del proprio dovere di assistenza e cura;

   il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, all'articolo 22-bis istituisce un fondo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con una dotazione di 10 milioni di euro, destinato «all'adozione di iniziative di solidarietà» a favore dei famigliari di medici, personale infermieristico e operatori socio-sanitari, impegnati nelle azioni di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, che durante lo stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri, il 31 gennaio 2020, abbiano contratto, in conseguenza dell'attività di servizio prestata, una patologia alla quale sia conseguita la morte per effetto diretto o «come concausa» del contagio da COVID-19, disponendo altresì al comma 2 l'individuazione di tutte le modalità di attuazione di quanto previsto dal comma 1, mediante decreto adottato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;

   l'articolo 31 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, incrementa di 15 milioni di euro per l'anno 2022 il sopra citato fondo, destinandolo alla corresponsione di speciali elargizioni a favore dei coniugi e dei figli o, in mancanza, dei genitori dei medici, personale infermieristico e operatori socio-sanitari deceduti per COVID;

   tale misura intende far fronte alla necessità di fornire un doveroso indennizzo ai figli e ai coniugi di tutte le categorie di medici non soggetti a contratto di lavoro subordinato. Ad oggi tali indennizzi non sono mai stati erogati; inoltre, è di tutta evidenza che il fondo destinato a tale scopo appare insufficiente per un congruo indennizzo a favore delle famiglie coinvolte, pertanto sarebbe auspicabile un necessario ulteriore incremento del fondo stesso –:

   quali siano i tempi e le modalità di erogazione di tali ristori a favore dei figli e coniugi, in particolare, dei medici di medicina generale, che contano il numero più alto di deceduti nel corso della pandemia e che attendono una risposta da oltre due anni.
(3-03067)