• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07202 PETROCELLI, DESSÌ - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che: la situazione politica e militare in Libia negli ultimi mesi è diventata sempre...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07202 presentata da VITO ROSARIO PETROCELLI
martedì 28 giugno 2022, seduta n.445

PETROCELLI, DESSÌ - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

la situazione politica e militare in Libia negli ultimi mesi è diventata sempre più incerta e confusa e la conferenza di Berlino sulla crisi libica non ha prodotto i risultati che anche l'Italia si attendeva;

l'incertezza è aumentata a seguito del voto di fiducia del Parlamento libico per Fathi Bashagha nel mese di febbraio 2022, con Abdulhamid Dabaiba che di fatto è decaduto dalla carica di primo ministro del Governo di unità nazionale di Tripoli. Da questo momento il premier designato dal Parlamento libico ha atteso il momento di entrare a Tripoli ed insediare il proprio Governo, mentre già alcuni ministri del Governo Dabaiba si sono dimessi;

risulta agli interroganti che la NATO, in particolare il Regno Unito, abbia trasportato nuovi armamenti a Tripoli e che, tra le città di Sabratha e Zawiyah, sia ricomparso e vi abbia stabilito una sede operativa Daesh;

considerato che:

la risoluzione n. 242 emanata dal Governo di unità nazionale di Tripoli disciplina la formazione di un comitato formato a livello dell'ufficio del Ministro di Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri e gli affari di gabinetto presidenziale e che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha incluso nella sua formazione il Ministero della pianificazione e il Ministero degli affari esteri;

il "comitato" studia e segue il lavoro delle organizzazioni internazionali in conformità con le strategie e le esigenze dello Stato in tutti i settori del Paese e programma come disporre dei fondi concessi dalle stesse organizzazioni internazionali;

il giorno 11 giugno 2022 il regista e documentarista Michelangelo Severgnini ha realizzato un'intervista in videocollegamento da Bengasi con la signora Breka Baltamar, commissario per la società civile libica, organismo istituito dal Parlamento e riconosciuto da entrambi i Governi; una sintesi dell'intervista è visibile su "You tube";

il commissario Breka Baltamar ha denunciato nell'intervista che il ruolo effettivo del comitato sarebbe quello di coprire le operazioni di dirottamento dei fondi per gli aiuti umanitari, ricevuti da organizzazioni internazionali e Paesi stranieri, verso altre e non precisate voci di spesa;

la signora Baltamar ha dichiarato testualmente che: "Io, come cittadina libica, mi rammarico e mi addoloro per il fatto che la Libia, prima del 2011, era uno dei Paesi donatori che aiutava i Paesi colpiti, e purtroppo dopo il 2011 siamo diventati uno dei Paesi colpiti e abbiamo iniziato a ricevere aiuti da altri Paesi. E questi aiuti non sono degni del popolo e dello Stato libico. Ci sono anche grandi somme di denaro che entrano in Libia, sia da organizzazioni governative internazionali che da organizzazioni non governative internazionali. Uno dei difetti di questa decisione è che non è stato classificato se si trattasse di organizzazioni governative o non governative. E ora il governo ha deciso di sequestrare questo denaro fornito come aiuto umanitario. E credo che la Banca centrale libica abbia dei rapporti che dimostrano la presenza di grandi quantità di questo denaro. Ciò che sorprende ora è come lo Stato libico, ricco di petrolio, imposti la strategia dei settori governativi basandosi sulle sovvenzioni delle organizzazioni internazionali. È inaccettabile. Mi rifiuto che il governo stabilisca questa strategia per rubare le sovvenzioni fornite dalle organizzazioni internazionali per gli aiuti umanitari a sostegno del settore governativo. E il governo dovrebbe riconsiderare questa decisione perché è stata presa per derubare gli aiuti umanitari forniti alla Libia",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;

con quali azioni, con quali strumenti e con quali risultati il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale monitori e controlli la destinazione dei fondi per gli aiuti umanitari, sia quelli concessi alla Libia direttamente dall'Italia sia quelli in quota parte italiana dalle organizzazioni internazionali;

quali iniziative e misure intenda adottare per avere dal Governo di unità nazionale di Tripoli le necessarie rassicurazioni sulla correttezza, trasparenza e piena legalità.

(4-07202)