• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07208 CORRADO Margherita, ANGRISANI Luisa, GRANATO Bianca Laura, LANNUTTI - Al Ministro della cultura. - Premesso che l'attuale organizzazione degli uffici territoriali di tutela del Ministero...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07208 presentata da MARGHERITA CORRADO
martedì 28 giugno 2022, seduta n.445

CORRADO Margherita, ANGRISANI Luisa, GRANATO Bianca Laura, LANNUTTI - Al Ministro della cultura. - Premesso che l'attuale organizzazione degli uffici territoriali di tutela del Ministero della cultura prevede in Abruzzo due Soprintendenze Archeologia belle arti e paesaggio (ABAP): quella per le province di l'Aquila e Teramo, con sede nel capoluogo regionale, e quella per le province di Chieti e Pescara, con sede a Chieti, nello storico Palazzo Zambra;

considerato che:

a fine maggio 2022, andata in pensione la soprintendente di Chieti e Pescara, Rosaria Mencarelli, la comunità si aspettava una nomina ad interim in attesa dell'esito dell'interpello che la Direzione generale ABAP richiede e l'omologa organizzazione bandisce allo scopo di individuare un nuovo dirigente dell'ufficio periferico. Invece, l'incarico è stato conferito "a scavalco" all'architetto Cristina Collettini, la quale è contestualmente soprintendente de L'Aquila e Teramo, nonché responsabile dell'area tecnica del Colosseo e docente universitaria;

la perplessità suscitata negli abruzzesi dalla suddetta decisione del direttore generale ABAP è comprensibile: si chiedono, cioè, come potrà, l'architetto Collettini, svolgere in contemporanea e in modo efficace tutti i compiti che ha assunto, aggravando il quadro di severa carenza di personale che affligge gli istituti abruzzesi come del resto d'Italia, a causa della fallimentare politica assunzionale del Ministro;

considerato inoltre che:

la preoccupazione che non a torto serpeggia tra i cittadini alla luce di quanto sopra, a Pescara ha ad oggetto specialmente l'area denominata Rampigna, situata nel centro della città, dove esisteva un vecchio campo di calcio, in abbandono da anni, ma assi caro alla memoria degli abitanti, che l'amministrazione comunale voleva assolutamente ripristinare, per restituire quella superficie alla destinazione sportiva, benché ne fosse noto l'alto rischio archeologico;

la determinazione dei cittadini più attenti, in specie quelli che fanno capo alla sede pescarese degli Archeclub d'Italia e alla sezione locale di "Italia Nostra", ha garantito l'esecuzione di indagini di archeologia preventiva (2020) che, com'era ampiamente prevedibile, hanno confermato tutte le ipotesi formulate. Solo allora la Giunta Masci, anche perché pressata all'attenzione dell'opinione pubblica, sensibilizzata proprio dalle associazioni no profit, ha deciso di cambiare la destinazione dell'area a parco archeologico e ha atteso, perciò, che la Soprintendenza ABAP redigesse un progetto;

quasi un anno fa, la presentazione alla stampa dello studio di fattibilità (si veda "Pescara, Parco archeologico ex campo Rampigna: presentato il progetto" su "abruzzonews.eu"), che ai cittadini consta sia stato affidato per volontà della ex soprintendente ad un architetto della provincia di Chieti esterno all'Amministrazione, senza coinvolgere l'Ateneo locale, ha deluso molti a causa della sua genericità e del rifiuto di soddisfare il bisogno evidente, date le caratteristiche dell'area, di contare sul lavoro di squadra di professionisti con competenze diverse (archeologi, geologi, biologi, restauratori);

se non bastasse, il primo punto qualificante del progetto del nuovo "polo archeologico e museale", prevedendo "scavo e trasporto dei ruderi e reperti ad una quota superiore di calpestio", non può che suscitare fondate preoccupazioni in coloro che hanno dimestichezza con la tutela del patrimonio culturale (oltre che con un minimo di buon senso);

sta di fatto che lo scavo previsto, che la soprintendente paragonò con qualche esagerazione al cantiere di archeologia urbana di Napoli-Maschio Angioino, costerà 7,6 milioni, che, in caso di sistemazione dell'intera area per come congegnata (da molti ritenuta assai discutibile), saliranno a 12,9 milioni. Il denaro dovrebbe arrivare dal Ministero della cultura con fondi del PNRR sulla base di un'istanza congiunta del Comune (che nel frattempo non ha previsto neanche un euro a bilancio, avendo stornato gli 800.000 euro del Rampigna verso altri impianti sportivi) e dalla Soprintendenza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo possa spiegare la ratio della decisione di affidare anche la Soprintendenza ABAP di Chieti e Pescara all'architetto Collettini, già titolare dell'altro istituto periferico abruzzese, nonché di ulteriori gravosi incarichi;

se non ritenga necessario, in relazione allo studio di fattibilità presentato a Pescara per l'area denominata Rampigna, fonte di molte perplessità da parte dei cittadini, sollecitare accurate verifiche atte ad accertare la validità scientifica dell'intero progetto e delle singole misure, nonché la congruità della spesa prevista con i risultati attesi.

(4-07208)