Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/09709 (4-09709)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 713
4-09709
presentata da
FASSINA Stefano
Risposta. — Con riferimento a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta che negli ultimi anni il legislatore è intervenuto sulla disciplina della sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio, modulando i provvedimenti in relazione alle esigenze contingenti cui fare fronte nelle differenti fasi dell'emergenza pandemica: da un iniziale provvedimento di blocco per così dire totale, con il trascorrere del tempo e l'evolversi della situazione, l'ambito dell'applicazione è stato progressivamente ristretto.
Tanto premesso, in merito alle risorse stanziate a sostegno degli inquilini, cui si fa riferimento nell'interrogazione, si evidenzia che l'articolo 6 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102 ha istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Il fondo, la cui dotazione iniziale di 20 milioni di euro è stata incrementata da successivi interventi normativi, viene annualmente ripartito tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.
Più di recente è stato istituito, sempre nello stato di previsione dello stesso Dicastero, il fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali, previsto dal decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 a favore del locatore che abbia ridotto il canone del contratto di locazione in essere al 29 ottobre 2020. Al riguardo, si rappresenta che le procedure attuative di ripartizione delle risorse in questione ricadono nella competenza del predetto Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile.
Per quanto riguarda le competenze attribuite al Ministero dell'interno, l'articolo 6 del decreto-legge n. 102 del 2013 prevede il coinvolgimento delle Prefetture ai fini dell'adozione di misure di graduazione programmata dell'intervento della forza pubblica nell'esecuzione dei provvedimenti di sfratto.
Tale delicata competenza – che incide sia sulle legittime aspettative dei proprietari a ottenere la disponibilità degli immobili oggetto di sfratto, sia sulle situazioni di soggetti e nuclei familiari in difficoltà – deve contemperare interessi contrapposti e necessita di essere esercitata all'interno di un sistema complessivo di interventi da parte dei diversi attori, pubblici e privati, competenti.
Al riguardo si fa presente che, anche in relazione alle situazioni di maggiore criticità registrate sul territorio, alcune Prefetture hanno attivato tavoli di confronto coinvolgendo le regioni, i comuni, l'autorità giudiziaria, gli enti di gestione dell'edilizia popolare e le organizzazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini degli immobili.
In alcuni casi sono stati sottoscritti protocolli d'intesa con gli interlocutori istituzionali, finalizzati ad armonizzare e integrare gli interventi, in particolare quelli previsti sulla morosità incolpevole, sotto i profili della ripartizione delle risorse disponibili, del numero di alloggi da assegnare in emergenza agli sfrattati, nonché delle procedure da attuare nei confronti delle famiglie colpite da sfratto.
Appare anche opportuno rammentare che al fine di agevolare la ripresa del sistema economico e ridurre le situazioni di disagio, con la direttiva del Ministro dell'interno del 10 aprile 2020 sono stati forniti precisi indirizzi ai prefetti, richiamando la necessità di dare massimo impulso alle attività di ascolto, dialogo e confronto con gli attori istituzionali, i rappresentanti territoriali delle categorie produttive, delle parti sociali e del sistema finanziario e creditizio, al fine di intercettare ogni segnale di possibile disgregazione del tessuto sociale ed economico, con particolare riguardo alle esigenze delle categorie più deboli.
Un preciso input è stato fornito in relazione al tema del disagio abitativo – nella consapevolezza che nell'attuale scenario pandemico fosse destinato a subire un incremento significativo – e, pertanto, in tale direzione continueranno a svolgersi mirate attività da parte delle Prefetture.
Per quanto riguarda la ripresa dell'esecuzione delle sentenze di sfratto nella città di Roma – cui si fa riferimento nell'interrogazione – la locale Prefettura ha riferito di aver istituito un tavolo di coordinamento delle attività in materia di sfratti già nel mese di maggio 2021, d'intesa con la Corte d'appello di Roma. Al consesso partecipano, oltre alla Prefettura, l'Ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti della Corte d'appello (Unep), a cui fanno capo gli ufficiali giudiziari incaricati di eseguire i rilasci di immobile, le forze dell'ordine e le istituzioni locali, in particolare l'Assessorato alle politiche abitative della Regione Lazio e l'Assessorato al patrimonio di Roma Capitale
I lavori del tavolo partono dal presupposto che l'ufficiale giudiziario ha la facoltà di richiedere l'assistenza delle forze dell'ordine territorialmente competenti per l'esecuzione dello sfratto e che la concessione della forza pubblica costituisce un atto dovuto, come ribadito dalla sentenza della Corte costituzionale n. 321 del 1998, che ha sottratto all'autorità amministrativa ogni competenza in ordine alla programmazione degli sfratti.
Ciò posto, in aderenza all'indirizzo espresso dal Ministero dell'interno con circolare del 3 agosto 2021, il sopra menzionato tavolo è stato istituito con l'obiettivo da un lato di effettuare una più organica pianificazione dell'impiego delle forze di polizia nell'attività esecutiva dei provvedimenti giurisdizionali e, dall'altro di coinvolgere le competenti istituzioni territoriali nell'attivazione delle necessarie misure di sostegno e assistenza a beneficio delle persone fragili interessate dai provvedimenti di sfratto.
Più nel dettaglio, in sede di tavolo è stata concordata una prassi operativa che consiste nella trasmissione da parte dell'Unep alla Prefettura, con cadenza mensile, dell'elenco degli interventi previsti per il mese successivo, per i quali gli ufficiali giudiziari competenti ritengono necessario il supporto della forza pubblica, e nel suo successivo inoltro alla Questura per la distribuzione del carico delle operazioni alle articolazioni territoriali delle Forze dell'ordine.
È previsto, inoltre, l'invio della lista delle procedure anche alla Guardia di finanza, per gli accertamenti economico-finanziari finalizzati ad evidenziare i casi di esecutati in effettiva condizione di bisogno. In relazione a tali ultime fattispecie gli Enti locali sono invitati a individuare delle alternative alloggiative.
Il tavolo, le cui attività sono ancora in via di sperimentazione, si è riunito periodicamente e, a seguito dell'insediamento della nuova amministrazione di Roma Capitale, sono state riavviate le interlocuzioni con i competenti assessori della Giunta capitolina, che hanno ribadito l'intento di procedere secondo gli indirizzi condivisi in quel consesso.
Parallelamente, la Prefettura ha ospitato alcune riunioni di confronto con le principali organizzazioni sindacali rappresentative degli inquilini e dei proprietari di case, al fine di acquisire un quadro il più possibile esaustivo e aggiornato della problematica degli sfratti.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ivan Scalfarotto.