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Atto a cui si riferisce:
C.4/11897 (4-11897)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 713
4-11897
presentata da
MELONI Giorgia

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo parlamentare in esame l'interrogante chiede chiarimenti in merito al grave disservizio accaduto il 18 aprile 2022 presso la stazione ferroviaria di Genova Piazza Principe, che ha coinvolto una comitiva di persone con disabilità.
  Al riguardo, sulla base delle informazioni fornite dal Gruppo ferrovie dello Stato italiane e dal Ministero dell'interno, si rappresenta quanto segue.
  La comitiva ha acquistato i biglietti per il treno regionale 3075 prenotando il servizio di assistenza per persone a ridotta mobilità attraverso il sistema ReteBlu gestito da Rete ferroviaria italiana; tale prenotazione prevedeva i servizi di assistenza, in salita, alla stazione di Genova Porta Principe e, in discesa, a Milano centrale per 27 persone con disabilità prevalentemente cognitiva ma deambulanti, quindi senza necessità di carrello elevatore e senza sedia a ruote.
  La capotreno in servizio su detto treno si è adoperata per rendere disponibili i posti a sedere necessari per accogliere il gruppo sul convoglio sostitutivo di quello oggetto di atto vandalico; la vettura di testa è stata da lei personalmente tenuta libera invitando i viaggiatori in salita a disporsi in altra carrozza.
  Prima che il treno giungesse in stazione a Genova Porta Principe, la sala operativa della direzione regionale Liguria di Trenitalia sulla base di quanto comunicato dalla capotreno, ha chiesto alla Polfer di recarsi al binario 15 per dare supporto a causa di un particolare sovraffollamento e di alcune criticità sul treno in argomento.
  All'apertura delle porte del treno giunto in stazione, la capotreno, coadiuvata dal personale di assistenza Trenitalia, ha tentato di impedire l'occupazione dei posti riservati ai disabili; ciononostante numerosi viaggiatori sono saliti occupando tutti i posti, compresi quelli tenuti liberi per la comitiva.
  Non si può tuttavia sottacere che ci troviamo dinanzi ad un episodio increscioso ed incivile da stigmatizzare e da ascrivere, più che alle modalità di organizzazione del servizio, a condotte poste in essere da altri utenti che si sono ripetutamente rifiutati di liberare i posti occupati, manifestando in tale modo un'assoluta carenza di senso civico e di solidarietà.
  Quanto all'attività della Polfer, la prefettura di Genova e il dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno hanno riferito che la pattuglia intervenuta sul posto verificava che il convoglio era sovraffollato in tutte le carrozze, con diverse persone in piedi nei vestiboli e lungo i corridoi.
  Pertanto, in considerazione del gran numero di persone a bordo e sulla banchina e per evitare che la situazione di tensione, che aveva determinato la richiesta di intervento del personale di polizia, potesse degenerare, il personale di Trenitalia riteneva opportuno individuare una differente soluzione trasportistica, consistente nell'utilizzo di un bus sostitutivo destinato ai disabili.
  Il personale di assistenza di Trenitalia e gli operatori del servizio della sala blu di Genova hanno assistito la comitiva e, unitamente al personale della Polfer, hanno garantito lo spostamento del gruppo in sicurezza dall'interno della stazione fino al bus che ha effettuato il viaggio Genova-Milano.
  I competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili hanno già avviato specifici incontri con le strutture competenti di Trenitalia ed RFI per individuare soluzioni di tipo organizzativo maggiormente atte a prevenire il ripetersi di accadimenti simili a quelli oggetto della presente interrogazione.
  Infine, si segnala che l'autorità giudiziaria ha avviato una attività di indagine per l'accertamento di eventuali responsabilità.
Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili: Enrico Giovannini.