• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12413 (4-12413)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12413presentato daMUGNAI Stefanotesto diMercoledì 22 giugno 2022, seduta n. 712

   MUGNAI, D'ETTORE e RIPANI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro per le disabilità. — Per sapere – premesso che:

   il regolamento (UE) n. 181/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus e che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 stabilisce norme per il trasporto con autobus in merito ai servizi regolari per i passeggeri che viaggiano all'interno dell'Unione europea per distanze pari o superiori a 250 km;

   ai sensi del sopracitato regolamento (CE) n. 181/2011, i passeggeri che viaggiano in autobus nei Paesi dell'Unione europea sono portatori di alcuni diritti fondamentali tra i quali, indipendentemente dai chilometri delle tratte percorse, condizioni di trasporto non discriminatorie anche in caso di disabilità. In particolare, nel documento si legge che «i servizi di trasporto di passeggeri effettuati con autobus dovrebbero essere a beneficio di tutti i cittadini. Di conseguenza, le persone con disabilità o a mobilità ridotta dovuta a disabilità, all'età o ad altri fattori dovrebbero avere la possibilità di usufruire dei servizi di trasporto effettuato con autobus a condizioni che siano comparabili a quelle godute dagli altri cittadini. Le persone con disabilità o a mobilità ridotta hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini in relazione alla libera circolazione, alla libertà di scelta e alla non discriminazione»;

   la normativa di riferimento quando si affronta il tema del trasporto dei disabili è la legge n. 104 del 1992. L'articolo 26 della suddetta legge è intitolato «mobilità e trasporti collettivi». Esso attribuisce alle regioni le modalità con le quali i comuni dispongono gli interventi per consentire alle persone portatrici di handicap la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, usufruendo, alle stesse condizioni degli altri cittadini, dei servizi di trasporto collettivo appositamente adattati o di servizi alternativi;

   nella quotidianità di tutti i giorni, i cittadini italiani con disabilità si scontrano purtroppo frequentemente con disservizi e mancanze in fatto di accessibilità dei trasporti, ovvero con le purtroppo famose barriere architettoniche. Bus privi di pedane o spazio di stazionamento carrozzine che ostacolano la mobilità;

   in passato la giustizia (in data 18 giugno 2018) ha già evidenziato certe problematiche con decisioni chiarissime come quella del tribunale di Roma che ha infatti condannato «Flixbus», la società di autobus extra-urbani che effettua servizi di trasporto low-cost in tutta Europa, per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità a causa della mancata accessibilità degli autobus. Il Giudice, ha inoltre ordinato a Flixbus di mettere a disposizione, entro 60 giorni, mezzi accessibili alle persone disabili;

   la vicenda giudiziaria – pubblicata in data 18 giugno 2018 da «Il Fatto Quotidiano» – trae spunto dalla disavventura subita da alcuni ragazzi costretti a muoversi sulla sedia a rotelle ai quali era stato impedito di prenotare il viaggio a causa dell'assenza, all'interno del mezzo di trasporto, delle pedane atte a consentire la salita anche a chi si muove sulla sedia a ruote, nonché di posti di stazionamento della carrozzina –:

   se il Governo sia a conoscenza delle difficoltà quotidiane vissute dai disabili sia nel trasporto pubblico che in quello privato;

   se il Governo intenda introdurre dei contributi «ad hoc» nei confronti delle regioni per consentire alle aziende di trasporto locali di uniformare la quota delle tariffe degli autobus attrezzati a quelle dei pullman non attrezzati e se il Governo intenda effettuare una ricognizione urgente su tutte le linee di trasporto nazionale e locale, pubbliche e private, al fine del rispetto dei princìpi della parità di trattamento nonché della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
(4-12413)