• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/03037 (3-03037)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03037presentato daROMANO Andreatesto diMartedì 21 giugno 2022, seduta n. 711

   ANDREA ROMANO, NARDI, BERLINGHIERI, LORENZIN e FIANO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:

   lo stabilimento siderurgico Jsw di Piombino si trova in uno stato di prolungata inerzia e assenza di prospettive di rilancio, in conseguenza di quanto accaduto dopo l'acquisizione degli impianti nel luglio 2018 da parte del gruppo indiano Jindal;

   il 24 luglio 2018, subito dopo l'acquisizione, fu sottoscritto tra le parti pubbliche e la Jsw steel Italy srl uno specifico accordo di programma dove Jsw si impegnava ad attuare un complesso piano industriale, dove nella fase 1 l'azienda aveva previsto il riavvio dei laminatoi e nella fase 2 la creazione di una moderna acciaieria integrata;

   ad oggi il piano industriale è stato totalmente disatteso e lo stabilimento si trova in una situazione di grave carenza manutentiva e produttiva, incluso il grave stato di decadimento delle infrastrutture portuali in concessione demaniale;

   recentemente l'azienda ha presentato un aggiornamento del piano industriale, i cui contenuti sono assai ridotti rispetto al piano precedente;

   nello stesso periodo sono emerse notizie circa l'interesse dell'operatore siderurgico Arvedi in merito ad una sua possibile acquisizione dello stabilimento di Piombino e di una trattativa in corso tra lo stesso Arvedi e Jindal;

   da tempo le istituzioni locali e la regione Toscana stanno insistendo per riunire presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo dei sottoscrittori degli specifici accordi di programma stipulati nel 2014 e nel 2018 per l'area di crisi industriale complessa di Piombino al fine del rilancio dello stabilimento e del territorio, della bonifica dell'area e dello sviluppo infrastrutturale e portuale;

   le concessioni demaniali marittime inerenti alle infrastrutture portuali e di altre aree produttive di pertinenza dello stabilimento sono ormai scadute (e anche quelle di competenza dell'Agenzia del demanio sono prossime alla scadenza) e in assenza di un piano industriale valido e condiviso con tutte le istituzioni non sarà possibile prorogarle o rinnovarle, con la conseguente apertura di un procedimento di incameramento da parte dello Stato di tutti i beni di non facile rimozione –:

   quali siano le azioni che si intendano mettere in campo per sbloccare una situazione in grave stallo, anche convocando i due operatori Jindal e Arvedi per una doverosa informazione e per condividere un percorso che veda tutte le istituzioni convergere su obiettivi e progetti per la sottoscrizione di un nuovo accordo per il rilancio e la riqualificazione economica, produttiva, occupazionale ed ambientale dello stabilimento, del territorio e dell'area portuale di Piombino.
(3-03037)