• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00855 (7-00855) «Ianaro, De Luca, Carnevali, Lorenzin, Siani, Pini, Rizzo Nervo, Sensi».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00855presentato daIANARO Angelatesto diVenerdì 17 giugno 2022, seduta n. 709

   Le Commissioni XII e XIV,

   premesso che:

    la politica dell'Unione europea in materia di salute, in conformità con quanto prescritto dall'articolo 168 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e ad integrazione e completamento delle politiche nazionali, intende tutelare e migliorare la salute, garantire la parità di accesso a un'assistenza sanitaria moderna ed efficiente per tutti i cittadini europei e coordinare le gravi minacce sanitarie che coinvolgono più di un Paese dell'Unione europea;

    la pandemia di COVID-19 ha dimostrato l'importanza del coordinamento tra i Paesi europei per proteggere la salute delle persone e migliorare la preparazione in vista di nuove minacce per la salute a carattere transfrontaliero. La Commissione europea ha raccolto tale sfida e nella Comunicazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni dell'11 novembre 2020, ha presentato i primi elementi costitutivi di una Unione europea della salute, adempiendo all'obbligo di garantire elevati livelli di protezione della salute umana, come sancito nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;

    l'obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione tra i Paesi membri nel settore salute con azioni efficaci che mirino a rendere i sistemi sanitari europei resilienti e preparati ad affrontare le sfide crescenti: a fronte dell'esperienza della pandemia da COVID-19 che ha messo a dura prova i sistemi sanitari degli Stati membri e che ha evidenziato criticità nelle catene di approvvigionamento mondiale oltre che europeo, la Commissione europea ha quindi invitato al rafforzamento delle strutture e dei meccanismi esistenti per migliorare la protezione, la prevenzione, la preparazione e la risposta, a livello dell'Unione europea, ai rischi per la salute umana, raccomandando altresì l'istituzione di un quadro rafforzato per la cooperazione transfrontaliera contro tutte le minacce sanitarie, al fine di proteggere meglio le vite umane, nonché un rafforzamento del ruolo dell'Unione nel coordinamento e nella cooperazione sia tra gli Stati membri sia a livello internazionale per migliorare la sicurezza sanitaria;

    elemento chiave nella costruzione di un'Unione europea della salute è la nuova Strategia farmaceutica per l'Europa, adottata dalla Commissione europea il 25 novembre 2020, allo scopo di promuovere l'accesso dei pazienti a medicinali innovativi e a prezzi accessibili, di sostenere la competitività e la capacità innovativa dell'industria farmaceutica europea e di sviluppare un'autonomia strategica aperta, garantendo robuste catene di approvvigionamento, affrontando nel contempo le carenze del mercato, per consentire all'Europa di soddisfare le sue esigenze, anche in tempi di crisi. Nell'ambito della strategia farmaceutica per l'Europa, e sulla base degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19, la Commissione ha previsto di valutare e rivedere la legislazione generale dell'Unione europea sui medicinali per uso umano, al fine di garantire un sistema normativo a prova di crisi e adeguato alle esigenze future, nel 2022;

    il 20 dicembre 2021, il Consiglio ha quindi raggiunto un accordo politico sul regolamento che permette di attivare contromisure mediche urgenti e mirate tramite la nuova Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) in caso di nuove crisi sanitarie nell'Unione europea. Le misure previste sono volte, in particolare, ad agevolare l'acquisto di medicinali, vaccini e materie prime, ad attivare finanziamenti di emergenza e a consentire il monitoraggio degli impianti produttivi in caso di nuove crisi sanitarie. Il 10 febbraio 2022, Hera che dovrebbe diventare pienamente operativa nel corso di quest'anno, ha presentato il suo primo piano di lavoro per il 2022, con una dotazione di 1,3 miliardi di euro;

    nel quadro della costruzione dell'Unione europea della salute, la Commissione europea ha quindi proposto, per il periodo 2021-2027, il programma «EU4Health», entrato in vigore il 26 marzo 2021. Con una dotazione pari a 5,1 miliardi di euro, si tratta del più ampio programma d'azione mai realizzato dall'Unione europea in ambito sanitario in termini di risorse finanziarie, volto a garantire un livello elevato di protezione della salute umana in tutte le politiche e le attività dell'Unione, in linea con l'approccio «One Health», sostenendo la lotta contro le minacce sanitarie a carattere transfrontaliero e potenziando la preparazione e la capacità dell'Unione di rispondere efficacemente alle crisi sanitarie future;

    anche la Conferenza sul futuro dell'Europa, lanciata il 9 maggio 2021 per sensibilizzare i cittadini e creare un forum per rispondere alle loro preoccupazioni e priorità, ha costituito una piattaforma ottimale per rilanciare il dibattito sulla futura evoluzione del ruolo dell'Unione europea nel campo della salute, per promuoverlo efficacemente e per renderlo all'altezza delle loro aspettative nei confronti dell'Unione;

    secondo un'indagine condotta dal Parlamento europeo nella seconda metà del 2020, i cittadini europei hanno espresso l'aspettativa di un ruolo più attivo dell'Unione europea nel tutelare la loro salute, in particolare per quanto riguarda la protezione dalle minacce sanitarie che oltrepassano i confini nazionali, ponendo la salute pubblica in cima alla lista delle priorità;

    il 4 maggio 2022, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sul seguito da dare alle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa, nella quale ricorda la capacità dimostrata dall'Unione europea nell'agire e nel promuovere soluzioni innovative e comuni anche nel settore della salute, in risposta alla pandemia, evidenziando la necessità che tali azioni positive debbano essere trasformate in un nuovo quadro istituzionale e politico permanente. Si ritiene, inoltre, che le conclusioni suddette esigano una modifica dei Trattati e che una maggiore integrazione politica, nonché un'autentica democrazia, possano essere conseguite conferendo un diritto di iniziativa legislativa al Parlamento europeo e abolendo l'unanimità in seno al Consiglio;

    dopo un anno di discussione e collaborazione tra cittadini e istituzioni, il 9 maggio 2022 in occasione della Giornata dell'Europa, la Conferenza sul futuro dell'Europa ha concluso i suoi lavori e i presidenti del Parlamento europeo, della Commissione e del Consiglio hanno ricevuto la relazione finale con le 49 proposte di riforma dell'Unione europea ed oltre 320 misure destinate alle istituzioni in nove ambiti tematici, tra i quali la salute;

    tra le proposte elaborate figura l'azione volta a rafforzare la resilienza e la qualità dei nostri sistemi sanitari, in particolare attraverso la creazione di uno spazio europeo dei dati sanitari, il consolidamento dell'autonomia strategica a livello dell'Unione europea con la conseguente riduzione della dipendenza da Paesi terzi per quanto concerne i medicinali (in particolare riguardo ai principi attivi) e i dispositivi medici (comprese le materie prime);

    in particolare, proprio lo spazio europeo dei dati sanitari (Ehds) rappresenta uno frumento fondamentale verso un'Unione sanitaria europea, fornendo ai cittadini la possibilità di controllare e utilizzare i propri dati sanitari in tutta Europa, promuovendo un mercato unico dei servizi e dei prodotti digitali in campo sanitario;

    con l'obiettivo di stabilire un diritto alla salute e assicurare a tutti i cittadini europei l'accesso universale e paritario a un'assistenza sanitaria a prezzi accessibili, preventiva, terapeutica e di qualità, la relazione suggerisce inoltre la definizione di norme sanitarie minime comuni a livello dell'Unione europea che contemplino anche la prevenzione, l'accessibilità e la prossimità delle cure, tenendo pienamente conto del principio di sussidiarietà e del ruolo chiave degli attori locali, regionali e nazionali in materia di salute e garantendo la capacità di agire a livello dell'Unione europea quando il diritto alla salute viene affrontato in maniera più efficace a tale livello. Si prevedono, inoltre, un processo decisionale più rapido e solido sui temi chiave, migliorando la governance europea per lo sviluppo dell'Unione europea della salute, e l'inclusione della salute e dell'assistenza sanitaria tra le competenze condivise tra l'Unione europea e gli Stati membri modificando l'articolo 4 del Tfue;

    con la Dichiarazione di Versailles, resa in occasione della riunione informale del 10 e dell'11 marzo 2022 i Capi di Stato e di Governo dei Paesi membri dell'Unione europea hanno riaffermato il loro sostegno all'innovazione e ad una produzione europea sostenibile di medicinali a prezzi accessibili, all'accelerazione della registrazione dei fornitori europei, al finanziamento della ricerca e dello sviluppo, al potenziamento della capacità di produzione di prodotti critici per rispondere alle crisi sanitarie, anche tramite l'Hera e all'affermazione dell'Europa quale leader nel campo dei biofarmaci;

    il 19 maggio 2022 in una dichiarazione congiunta resa in occasione della riunione ministeriale dello sviluppo e della salute del G7, i commissari europei Kyriakides e Urpilainen hanno annunciato l'avvio dei lavori su una nuova strategia globale dell'Unione europea in materia di salute. Vi si afferma la necessità, in seguito agli sviluppi degli ultimi anni, compresa la crisi conseguente alla pandemia da COVID-19, di migliorare i sistemi sanitari per prevenire e rispondere in modo più efficace alle minacce per la salute globale, nonché per affrontare le malattie infettive e trasmissibili, ridurre le disuguaglianze e proseguire lungo la strada della copertura sanitaria universale, attraverso solide partnership sanitarie strategiche con altre regioni del mondo e in un'ottica One Health,

impegnano il Governo:

   ad assumere un ruolo strategico nei tavoli istituzionali europei nell'ambito di un dialogo costruttivo con la Commissione europea e gli Stati membri finalizzato alla revisione delle politiche sanitarie, di governance e di programmazione sanitaria dell'Unione europea;

   nel quadro della costruzione dell'Unione europea della salute, ad avanzare e sostenere la proposta, in seno alle competenti sedi decisionali europee, di creare un quadro istituzionale e politico permanente per l'adozione di misure comuni e coordinate di sanità pubblica, condivise a livello europeo, ivi inclusa la possibilità di avviare una procedura di revisione ordinaria dei Trattati attuali ai sensi dell'articolo 48 del Trattato sull'Unione europea per un'Unione della salute più solida e rafforzata;

   a sostenere altresì la necessità di dare piena attuazione e rapida operatività al piano di lavoro della nuova Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), al fine di rafforzare, con misure e programmi concreti, la capacità di preparazione e di risposta all'interno dell'Unione europea di affrontare le vulnerabilità e le dipendenze strategiche e di contribuire a consolidare l'architettura globale per le emergenze sanitarie;

   a promuovere l'attuazione delle proposte emerse dalla Conferenza sul futuro dell'Europa nel settore della salute, informando costantemente il Parlamento sulle iniziative che si intenderanno adottare e garantendo un'interlocuzione maggiore con le Commissioni parlamentari competenti;

   a sostenere la proposta di aggiornamento della strategia globale dell'Unione europea in materia di salute, risalente al 2010, e ad incentivare una maggiore cooperazione per la realizzazione di una European strategy for global health, compresa la proposta di creazione di uno spazio europeo dei dati sanitari, per garantire un elevato livello di protezione della salute nell'Unione europea.
(7-00855) «Ianaro, De Luca, Carnevali, Lorenzin, Siani, Pini, Rizzo Nervo, Sensi».