Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/08245 (5-08245)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08245presentato daMURA Rominatesto diMartedì 14 giugno 2022, seduta n. 707
MURA, GRIBAUDO, CARLA CANTONE, VISCOMI, LACARRA e LEPRI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
il tema del potere d'acquisto delle retribuzioni e del contrasto del fenomeno del «working poor» ha visto il costante impegno del Governo ed ha assunto una valenza particolare a seguito dell'accordo che si sta definendo in sede europea su una direttiva in materia di salario minimo;
sembrano delinearsi indirizzi che, tenendo conto del contesto nazionale, potranno rafforzare il ruolo e l'efficacia della contrattazione collettiva per il mondo dei lavoratori dipendenti;
una parte del mondo del lavoro, che tuttora non sembra essere stato preso in considerazione per la definizione di soluzioni che tutelino non solo il reddito, ma anche la professionalità di tanti lavoratori, è rappresentato dai giovani professionisti che pur svolgendo la loro prestazione lavorativa con condizioni proprie dei lavoratori dipendenti, sono «costretti» ad aprire una partita Iva;
molte sono le professioni che vivono questa condizione, ma alcune, come quella degli architetti, vedono la prassi delle false partite Iva come l'unica forma di accesso negli studi professionali;
la conseguenza di tale stato di cose è che, con rapporti di lavoro formalmente autonomo ma che, nei fatti, si svolgono secondo gli schemi tipici del lavoro subordinato, senza le corrispondenti garanzie e tutele, tali lavoratori risultano particolarmente fragili sul piano economico e senza adeguate tutele in caso di malattia, maternità o in materia previdenziale;
come segnalato dalla pagina Instagram Riordine degli Architetti si apprende che: «È ovvio che chi accetta questa condizione alimenta la macchina, però i numeri sono assoluti, il 100 per cento degli studi lavora così. Ed è un fatto facilmente controllabile: basta andare sul sito della Camera di Commercio e si vede che anche studi che fatturano milioni di euro dichiarano di avere pochissimi dipendenti. Poi sul sito internet di questi stessi studi si vedono, senza dichiarare l'inquadramento contrattuale, trenta o più persone» –:
quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per contrastare il fenomeno delle false partite Iva per i professionisti e, in particolare, per gli architetti, al fine di tutelare la condizione professionale, reddituale e previdenziale di tali lavoratori.
(5-08245)