• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12307 (4-12307)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12307presentato daLONGO Faustotesto diLunedì 13 giugno 2022, seduta n. 706

   LONGO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   lo statuto della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) impone a tutti i tesserati, le società affiliate e tutti i soggetti, organismi e loro componenti, che svolgono attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevanti per l'ordinamento federale di accettare la piena e definitiva efficacia dei provvedimenti della giustizia sportiva;

   tali norme hanno efficacia anche per gli arbitri, siano essi impiegati sui terreni di gioco ovvero svolgano incarichi dirigenziali;

   i signori Niccolò Baroni e Daniele Minelli, attualmente inquadrati come arbitri in Serie A e B dall'Associazione italiana arbitri della Figc (d'ora in poi Aia), sono stati dismessi dall'organico della Can per motivi tecnici al termine della stagione 2019/2020 e tale provvedimento è stato accertato legittimo e corretto dal Tribunale federale Figc (decisioni n. 53/2020 e n. 54/2020), confermato dalla Corte federale d'appello (decisione n. 76/2021) e divenuto definitivo per effetto delle decisioni di data 6 maggio 2021 del Collegio di garanzia dello sport del Coni;

   a giudizio dell'interrogante in violazione di tali pronunce, l'Aia, con delibera n. 8 di data 3 luglio 2021, avrebbe disposto la reintegra nei ruoli dei predetti arbitri, senza che vi sia mai stata alcuna pronuncia giudiziale contraria a quella oggetto dei provvedimenti definitivi di dismissione;

   inoltre, i signori Alessandro Costanzo, Alessandro Giallatini, Matteo Passeri e Mauro Vivenzi, attualmente inquadrati dall'Aia come assistenti arbitrali, continuano a svolgere la propria attività nei campionati di competenza della Commissione arbitri nazionale per la Serie A e B, nonostante il Tribunale federale della Figc prima (decisione n. 28/2021) e la Corte federale d'appello poi (decisione n. 78/2021) abbiano accertato che non vi è alcuna norma che consenta la loro conferma nell'organico degli assistenti di Serie A e B nella corrente stagione sportiva;

   la fondatezza di tale statuizione pare essere ulteriormente confermata dal mancato ricorso al Collegio di garanzia del Coni da parte dell'Aia;

   nei massimi campionati di serie A e B della Figc, nella corrente stagione sportiva 2021/2022, sarebbero quindi impiegati con regolarità due arbitri e quattro assistenti arbitrali privi di un valido titolo che li abiliti a svolgere tale attività, operando di fatto in violazione delle pronunce della giustizia sportiva;

   a giudizio dell'interrogante, l'impiego di arbitri e assistenti arbitrali non qualificati, vanificando le pronunce dei competenti organi, mina inevitabilmente la credibilità delle istituzioni sportive e mette in evidenza una situazione di sostanziale inadeguatezza e inefficacia della giustizia sportiva che genera incertezza anche sul piano della regolarità di gare e competizioni –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti;

   se i rimborsi e le indennità percepiti per l'attività arbitrale di cui in premessa vengano erogati a fronte di finanziamenti pubblici e, in caso affermativo, se il Governo intenda adottare iniziative di competenza al fine di assicurare un corretto e trasparente utilizzo delle risorse assegnate;

   se il Governo intenda adottare iniziative normative in materia di giustizia sportiva a fronte delle anomalie descritte in premessa che rischiano di minare la credibilità delle istituzioni interessate e dell'intero movimento calcistico, generando, tra l'altro, situazioni di caos e incertezza in un settore che ha anche una particolare valenza sociale.
(4-12307)