• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12316 (4-12316)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12316presentato daERMELLINO Alessandratesto diLunedì 13 giugno 2022, seduta n. 706

   ERMELLINO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il 5 giugno 2022 nell'aeroporto «G. Galilei» di Pisa si sono verificati consistenti ritardi nelle partenze e disservizi nell'assistenza agli utenti in attesa dell'imbarco, i quali sono stati costretti ad attendere per ore in un locale sovraffollato e privo di aria condizionata, spesso seduti per terra;

   l'interrogante, presente sul luogo, ha potuto personalmente constatare la portata del disservizio e del disagio sofferto dagli utenti, costretti in una situazione di vicinanza – peraltro rischiosa – tale da configurare un vero e proprio assembramento, in spregio alle vigenti disposizioni di prevenzione del Covid-19;

   assunte successive informazioni, è risultato che nell'aeroporto di Pisa disfunzioni e disservizi si sono ripetuti nel tempo;

   in particolare, risale al 13 dicembre 2020 un episodio in cui, a causa della sovrapposizione degli imbarchi per Palermo e per Bari, dei ritardi dovuti ai controlli allora predisposti per il contenimento del contagio da Covid-19 e, soprattutto, dell'omessa diffusione dell'avviso di imminente chiusura del gate, alcuni passeggeri diretti a Palermo hanno perso il volo, dopo ore di attesa (vedi PisaToday del 16 dicembre 2020, sito web);

   sull'episodio si è poi svolta una seduta di interrogazioni al sindaco di Pisa nel consiglio comunale il 15 dicembre 2020;

   già nel 2018, del resto, l'aeroporto di Pisa aveva guadagnato notorietà per la scarsa qualità del servizio e l'insufficiente puntualità dei voli, giacché il sito internet della società AirHelp aveva stilato una classifica sugli aeroporti italiani maggiormente indicati nelle richieste di risarcimento e il primo posto era andato all'aeroporto di Pisa, con il 24,6 per cento di voli non puntuali e una stima di 4 milioni e 400 mila euro sui risarcimenti da parte delle compagnie aeree (vedi Lagenziadiviaggi del 2 marzo 2018, sito web);

   risulta che l'aeroporto di Pisa sia gestito dalla Toscana Aeroporti S.p.A., quotata in borsa, il cui capitale è detenuto in massima parte dalla Corporacion America Italia S.p.A., con sedi a Milano e Firenze. Il comune di Pisa detiene il 4,48 per cento, mentre la regione Toscana detiene circa il 5 per cento;

   risulterebbe, altresì, che la Toscana Aeroporti S.p.A. riesce ad affittare gli spazi orari – cosiddetti slot – più remunerativi della giornata a una pluralità di operatori, in modo da garantirsi i ricavi più alti possibile. Tuttavia, dal punto di vista pratico, è evidente che non è possibile consentire l'atterraggio e il decollo di quantità eccessive di aerei nella stessa fascia oraria. Si determina, pertanto, una priorità stabilita in via di fatto tra le varie compagnie e poi una coda d'attesa per le altre, con conseguenti ritardi a catena;

   risultano essere queste le cause dei disagi e delle lunghe attese che caratterizzano lo scalo pisano –:

   di quali informazioni disponga sui fatti descritti in premessa;

   quali iniziative di competenza intenda assumere, anche in raccordo con Enac, per ricondurre l'aeroporto di Pisa ad accettabili parametri di efficienza e di rispondenza ai diritti degli utenti.
(4-12316)