• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01536 (2-01536) «Zanichelli».



Atto Camera

Interpellanza 2-01536presentato daZANICHELLI Davidetesto diLunedì 13 giugno 2022, seduta n. 706

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:

   l'Azienda USL di Reggio Emilia ha proceduto all'approvazione del progetto per la fornitura del servizio a lotto unico di Assistenza medica specialistica presso i servizi di pronto soccorso dell'AUSL di Reggio Emilia, e, a questo fine, ha indetto una gara con procedura negoziata urgente;

   la scelta è motivata – come precisato nella determina a contrarre Atto 2022/R.APP/0200 – dalle «condizioni di funzionamento dei servizi sanitari che si verificheranno a breve, nell'imminenza della stagione estiva, che non consentono di far fronte alle esigenze delle funzioni sanitarie con ordinari strumenti di reperimento di personale medico e all'urgenza di provvedere», così che «onde evitare l'interruzione di servizi» si ritiene «sussistano le condizioni che rendono necessario intervenire a modificare la programmazione e procedere a un affidamento che non era stato previsto»;

   il capitolato d'appalto precisa che il servizio di assistenza medica specialistica presso i servizi di pronto soccorso dell'AUSL di Reggio Emilia, è di durata semestrale, per un importo complessivo presunto riferito al semestre di euro 378.720,00 (al netto di iva e altre imposte, contributi e oneri);

   l'operazione attivata dall'AUSL di Reggio Emilia è determinata da una nota carenza di personale, non essendo possibile garantire i servizi sanitari di pronto soccorso in alcuni nosocomi, quali in particolare l'Ospedale Magati di Scandiano e il S. Sebastiano di Correggio con l'ordinaria organizzazione ospedaliera e con il proprio personale;

   va considerata la necessità di:

    a) organizzare i servizi delle strutture ospedaliere e in generale i servizi sanitari del SSR attraverso modalità che assicurino stabilità e solidità organizzativa, continuità nell'erogazione delle prestazioni con personale pubblico direttamente dipendente dalle Aziende USL o Ospedaliere;

    b) limitare soluzioni che prevedano l'appalto di servizi all'esterno (come nel caso dell'AUSL di Reggio Emilia per servizi quali il pronto soccorso di Scandiano) esclusivamente a situazioni emergenziali (che a causa della cronica mancanza di personale, comporterebbero l'interruzione del servizio) circoscritte nel tempo e sul piano territoriale, cui fare ricorso solo a seguito dell'impossibilità nell'immediato di utilizzare soluzioni ordinarie individuate nell'esercizio delle attività direttamente da parte delle strutture pubbliche con proprio personale;

   l'iniziativa della sanità reggiana segue altre analoghe iniziative delle AUSL di Ferrara e di Modena per i servizi di ginecologia e ostetricia come evidenziato da un comunicato delle sigle sindacali del maggio 2022;

   la necessità delle aziende sanitarie di far fronte ai bisogni territoriali in un periodo in cui carenza di personale potrebbe comportare l'interruzione di alcuni servizi, in particolare nel settore dell'emergenza-urgenza;

   l'emergenza da COVID-19 ha messo in evidenza l'importanza di investire sempre di più in un servizio sanitario che sia pubblico e di qualità;

   il problema presentatosi presso l'AUSL di Reggio Emilia, ma anche, come ricordato, in quelle di Ferrara e di Modena oltre che in altre nella regione, è comune a numerosissime altre realtà a livello nazionale ed appare direttamente riconducibile, almeno in parte, al numero insufficiente di medici che concludono il proprio percorso nelle università italiane, con un ulteriore aggravamento del quadro in considerazione del numero assai limitato di specializzandi che accedono alle scuole di specializzazione;

   a seguito delle richieste delle regioni e province autonome, a fine 2021, sono stati stanziate in loro favore ulteriori risorse per complessivi 400 milioni di euro dirette a fare fronte alle spese sostenute dai servizi sanitari regionali per fronteggiare la quarta ondata e l'aumento dei costi energetici delle strutture sanitarie, la Conferenza delle regioni e delle province autonome continua a chiedere che le spese sostenute per l'emergenza pandemica vengano interamente coperte dallo Stato –:

   se i Ministri interrogati non intendono assumere iniziative normative per far sì che misure come quella intrapresa dall'Ausl di Reggio Emilia assumano un carattere esclusivamente temporaneo, e per evitare il ricorso a personale privato al di fuori di casi di emergenza oggettiva, accertata e circoscritta nel tempo, ripristinando al più presto lo svolgimento dei servizi direttamente da parte del personale pubblico.
(2-01536) «Zanichelli».