• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07103 MORRA - Ai Ministri dell'interno e per la pubblica amministrazione. - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: il Comune di Arzano (Napoli) è stato sciolto per fenomeni di...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07103 presentata da NICOLA MORRA
lunedì 30 maggio 2022, seduta n.438

MORRA - Ai Ministri dell'interno e per la pubblica amministrazione. - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

il Comune di Arzano (Napoli) è stato sciolto per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso per ben tre volte negli anni 2008, 2015 e 2019, sulla base delle risultanze delle indagini condotte dalle rispettive commissioni di accesso prefettizie che, tra l'altro, hanno riscontrato la sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori e del comparto della Polizia municipale con le locali consorterie, oltre a forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, con conseguente compromissione del buon andamento dell'amministrazione ed il corretto funzionamento dei servizi;

dall'anno 2016 ad oggi, sono stati operati arresti, emessi provvedimenti cautelari (anche con custodia in carcere), disposti rinvii a giudizio e pronunciate sentenze di condanna in primo e secondo grado a carico di personale della Polizia municipale di Arzano e dell'ufficio tecnico dell'ente;

nei procedimenti definiti con sentenze di primo e secondo grado a carico degli agenti M.R., A.G., L.D.N., V.M. e A.S., del geometra F.A., nonché della dottoressa A.E., del capitano D.B. e dell'agente L.M. sono stati contestati vari reati commessi nella qualità di pubblici ufficiali;

in particolare, la dottoressa A.E., già responsabile dell'area Polizia locale e comandante della Polizia municipale di Arzano, condannata a 2 anni, 10 mesi e 12 giorni di reclusione (senza sospensione della pena) per i reati di truffa pluriaggravata in concorso ai danni del Comune nelle vesti di pubblico ufficiale, ricopre tuttora la funzione di vicecomandante della Polizia municipale di Arzano;

appare censurabile il fatto che il suddetto dirigente condannato sia stato integrato nel 2021 dal Comune di Arzano nello stesso ufficio e con ruolo apicale, con evidente rischio concreto di reiterazione del reato;

appare altresì censurabile il fatto che l'amministrazione comunale, considerata la gravità dei fatti e la sopravvenuta sentenza di condanna del 28 marzo scorso, non abbia adottato alcun provvedimento e non abbia, nelle more, disposto il trasferimento ad altro comparto del funzionario condannato;

considerato anche che i fatti criminosi verificatisi nel Comune di Arzano e nelle zone limitrofe hanno richiesto un'attenzione quasi quotidiana da parte della Commissione antimafia, della Prefettura e della stampa che, attraverso articoli di giornale, quotidianamente denuncia una situazione di particolare criticità con il reale pericolo di nuove infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione del bene pubblico,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;

se siano stati disposti e con quali esiti i provvedimenti disciplinari sanzionatori da parte del Comune di Arzano nei confronti dei dipendenti e funzionari condannati;

se procedimenti disciplinari siano stati chiusi per decadenza dai termini o provvedimenti disciplinari siano stati annullati per tardività e, in tali casi, quali azioni siano state adottate nei confronti dei responsabili;

quali azioni intendano adottare per arginare possibili pericoli di inquinamento della gestione del Comune e garantire la massima trasparenza, legittimità degli atti e legalità nella gestione e nel funzionamento dei servizi ai cittadini di Arzano.

(4-07103)