• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03349 MONTEVECCHI Michela, DE LUCIA Danila, VANIN Orietta, CROATTI, PAVANELLI Emma, TRENTACOSTE - Al Ministro della cultura. - Premesso che, come si apprende da notizie di stampa, tra cui "la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03349 presentata da MICHELA MONTEVECCHI
lunedì 30 maggio 2022, seduta n.438

MONTEVECCHI Michela, DE LUCIA Danila, VANIN Orietta, CROATTI, PAVANELLI Emma, TRENTACOSTE - Al Ministro della cultura. - Premesso che, come si apprende da notizie di stampa, tra cui "la Repubblica" del 25 maggio 2022 "Tesori svenduti, il Mibac frena sugli Nft dell'arte", il Ministero della cultura allarmato per l'aumento esponenziale e incontrollato delle opere d'arte in formato digitale nelle forme del non fungible token (NFT) avrebbe bloccato la sottoscrizione di nuovi contratti e sospeso quelli in essere con la società milanese Cinello s.r.l. che deterrebbe il monopolio di fatto su questo mercato;

considerato che:

gli NFT sono token digitali unici e impossibili da duplicare nella loro interezza. Funzionano secondo lo stesso principio delle criptovalute, ovvero basate su una blockchain, una tecnologia sia per l'archiviazione che per la trasmissione di dati che intende essere trasparente, ma anche sicura e funzionante senza la necessità di un organismo di controllo generale. Le NFT sono quindi opere d'arte digitali memorizzate su questi canali che possono essere acquistate per somme rilevanti;

il mercato legato alle opere digitali ha una portata economica cospicua. Infatti, come riporta lo stesso articolo di stampa, recentemente l'opera "Everydays: the first 5000 Days", un'opera di Beeple, è stata venduta per 69,4 milioni. Ma questo mercato, oltre a riguardare le opere nuove, coinvolge anche il patrimonio esistente per cui ciascuna opera d'arte può avere una sua copia digitale che può essere immessa sul mercato;

dalle informazioni disponibili, risulta che a farsi promotrice dell'iniziativa presso i musei italiani sia stata la società Cinello che ha un brevetto in materia di NFT. In pratica, la società realizza una copia digitale perfetta dell'opera su monitor ad altissima definizione. La riproduzione viene incorniciata e messa sul mercato cui partecipano i collezionisti;

il primo istituto culturale che ha aderito è il museo degli Uffizi, che già nel 2017 aveva stipulato un accordo con la stessa società per 40 opere. Secondo quanto riportano le notizie di stampa, nell'accordo verrebbero stabiliti prezzi e numero di copie massime da mettere sul mercato (alcune potranno essere acquistate, altre solo noleggiate) e il ricavato è ripartito al 50 per cento tra la società e il museo;

considerato inoltre che:

avendo ottenuto una diffusione veloce e di portata notevole, risulta infatti agli interroganti che oltre agli Uffizi, abbiano sottoscritto un contratto o negoziato con la Cinello anche altri musei, in Italia l'operazione ha destato alcune perplessità;

oltre ai dubbi sulla titolarità dei diritti legati all'opera digitale, sono state oggetto di attenzioni le contrattualizzazioni in favore della Cinello che in primo luogo sembrerebbe aver ricevuto gli incarichi senza alcuna procedura ad evidenza pubblica, non corrisponderebbe alcun canone in favore dell'ente culturale e guadagnerebbe la metà degli introiti;

in tale preoccupante scenario è intervenuto il Ministero che, sospendendo o interrompendo la sottoscrizione di alcuni contratti con la Cinello, avrebbe sollevato alcune criticità sui rapporti con la società e avrebbe nominato una commissione affinché venga regolarizzata questa tipologia di mercato. Tra le criticità sollevate, il Ministero avrebbe rilevato proprio l'incertezza sul futuro della titolarità delle opere, il rischio di una limitazione delle prerogative degli istituti culturali pubblici e la dubbia legittimità degli introiti nelle suddette modalità in capo ad una società privata,

si chiede di sapere

quali azioni il Ministro in indirizzo intenda intraprendere affinché si approfondiscano le modalità con cui sono stati sottoscritti o negoziati i contratti sospesi con la società Cinello e, in caso in cui vengano rilevate irregolarità, quali siano le azioni che intenda avviare per accertare le relative responsabilità;

quali siano gli orientamenti che intende adottare, anche al fine di colmare i vuoti normativi esistenti.

(3-03349)