• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03354 ERRANI, DE PETRIS Loredana, BUCCARELLA, LAFORGIA, RUOTOLO - Ai Ministri dello sviluppo economico e della transizione ecologica. - Premesso che: nel 2021 ENI ha annunciato, in maniera...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03354 presentata da VASCO ERRANI
lunedì 30 maggio 2022, seduta n.438

ERRANI, DE PETRIS Loredana, BUCCARELLA, LAFORGIA, RUOTOLO - Ai Ministri dello sviluppo economico e della transizione ecologica. - Premesso che:

nel 2021 ENI ha annunciato, in maniera unilaterale, l'intenzione di chiudere l'impianto di cracking di Porto Marghera gestito da Versalis; l'intenzione era già stata ventilata nel 2014, ma la conferma definitiva è giunta il 15 settembre 2021, durante un incontro presso il Ministero dello sviluppo economico, alla presenza delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti delle Regioni Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia, dove si trovano impianti legati direttamente alla produzione di etilene dello stabilimento e ad oggi un impianto risulta già chiuso;

la decisione, che rientra per ENI all'interno della strategia di decarbonizzazione e di transizione ecologica, non è stata accompagnata però da nessun piano credibile di riconversione strategica per la chimica italiana, né di garanzia sulla continuità delle produzioni e degli approvvigionamenti per i siti produttivi legati agli stabilimenti di Porto Marghera, né rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali;

la chimica italiana è una specializzazione produttiva strategica per la nostra economia: nel Paese rappresenta il quarto settore industriale con un valore del 6 per cento del fatturato dell'industria nazionale, in Europa è il terzo produttore, con una quota di mercato del 9,5 per cento, e il dodicesimo al mondo;

il settore della chimica non è rappresentato solo dai grandi stabilimenti, ma è caratterizzato da un ampio indotto di PMI che contano il 68 per cento dell'occupazione totale;

nell'ambito degli stabilimenti legati al polo di Porto Marghera c'è il polo chimico di Ferrara, che occupa 1.700 addetti diretti che salgono a oltre 5.000 considerando l'indotto, uno stabilimento strategico non solo per l'economia locale, ma per quella nazionale;

il polo ferrarese infatti rappresenta un'infrastruttura insostituibile per la chimica e la ricerca avanzata in Italia con il centro di ricerca "Giulio Natta", nell'ambito del quale si stanno sperimentando processi per il recupero di materie prime attraverso il riciclo chimico dei materiali plastici ed il riciclo avanzato;

lo stabilimento ferrarese non è l'unico colpito: la decisione di ENI di chiudere entro il 2022 l'impianto di cracking di Porto Marghera mette a rischio la fornitura di materie prime ai petrolchimici dell'area padana (Mantova, Ferrara e Ravenna) e con questo compromette la loro continuità produttiva, con il pericolo concreto di disinvestimenti, oltre a mettere in discussione lo sviluppo dei progetti attualmente in corso;

oltre a questi impianti vengono pesantemente colpite dalla chiusura altre importantissime filiere come quella biomedicale, il tessile e l'automotive;

considerato inoltre che:

il settore della chimica rappresenta un asset strategico per il Paese sia da un punto di vista di politiche industriali volte alla trasformazione ecologica della produzione e di transizione energetica sia per l'importante peso occupazionale ed economico;

l'Italia da anni non si è dotata di un'adeguata politica industriale per la chimica;

l'indispensabile strategia di riconversione ecologica della chimica italiana deve prevedere la riqualificazione e la riconversione degli impianti che rappresentano un patrimonio strategico fondamentale per il Paese,

si chiede di sapere:

quali iniziative urgenti i Ministri in indirizzo intendano adottare al fine di ottenere da ENI Versalis un piano industriale dettagliato volto a garantire la tenuta occupazionale e la continuità operativa degli stabilimenti attraverso una reale e concreta strategia di transizione ecologica;

quali iniziative il Governo intenda intraprendere per garantire un futuro al settore chimico in Italia, nell'ottica dell'indispensabile transizione ecologica, della sicurezza ambientale e dello sviluppo di una nuova politica industriale green.

(3-03354)