• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02298-A/005 9/2298-A/5. Alaimo, Giarrizzo.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02298-A/005presentato daALAIMO Robertatesto diLunedì 30 maggio 2022, seduta n. 703

   La Camera,

   premesso che:

    esaminato il testo del provvedimento in discussione recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge n. 62/2011, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori;

    la proposta di legge interviene sulla normativa riguardante il trattamento delle imputate e condannate madri, perseguendo il fine di tutelare il superiore interesse del minore, evitando che questi sia costretto, a causa di colpe non sue, a vivere i propri primi anni in una struttura detentiva, con tutte le conseguenze che questo potrebbe comportare sulla sua crescita;

    l'escalation in diverse città di episodi legati alla criminalità di gruppo, soprattutto per mano di giovani e giovanissimi, è diventata motivo di allarme: questi gruppi prendono talvolta come esempio i modelli delle bande sudamericane o, anche, quelli proposti dalle serie televisive, hanno uno o più leader carismatici e spesso si accaniscono contro i coetanei o, comunque, contro chi percepiscono come vulnerabile e talvolta bevono e fanno uso di sostanze stupefacenti;

    secondo i dati dell'Osservatorio nazionale sull'adolescenza, istituito presso il Dipartimento per le politiche della famiglia, il 6,5 per cento dei minorenni fa parte di una banda, il 16 per cento ha commesso alti vandalici, e 3 ragazzi su 10 hanno partecipato ad una rissa;

    con riferimento ai figli minori con madri detenute, senza dubbio potrebbero esserci delle conseguenze sullo sviluppo dei bambini che hanno passato la prima parte della loro vita in carcere, nonché dei bambini e degli adolescenti che sono stati separati dal proprio genitore detenuto o, nei casi più drammatici, da entrambi;

    non bisogna trascurare che la condizione delle detenute madri si ripercuote inevitabilmente sui minori, vittime incolpevoli di un destino che non hanno concorso a determinare, provocando negli stessi particolari sofferenze sia nel caso in cui restino con la madre all'interno di istituti penitenziari, o di istituti ad essi assimilati, sia nel caso in cui vengano portati fuori dal carcere, subendo, dunque, il distacco dalla figura materna, alla quale viene impedita la possibilità di prestare assistenza e cura continue al figlio;

    la profonda sofferenza che accompagna i bambini e gli adolescenti che vivono questo tipo di esperienza presenta dei rischi da non sottovalutare soprattutto per il loro futuro, con il pericolo che una volta cresciuti, se non adeguatamente seguiti, possano essere coinvolti in episodi criminali e violenti,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di istituire un tavolo tecnico interministeriale presso il Ministero della Giustizia, che coinvolga il Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, il Ministero dell'istruzione e il Ministero dell'interno, dedicato ai figli minori di genitori detenuti e volto ad analizzare gli effetti di questa situazione sulla salute psicofisica e sulla continuità del percorso scolastico di questi ragazzi al fine anche di mettere in campo una più ampia strategia di contrasto al dilagare del fenomeno della criminalità minorile.
9/2298-A/5. Alaimo, Giarrizzo.