• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08179 (5-08179)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08179presentato daCURRÒ Giovannitesto diLunedì 30 maggio 2022, seduta n. 703

   CURRÒ, GALLINELLA, MARTINCIGLIO, ALEMANNO, CASO, GRIMALDI, GABRIELE LORENZONI, MIGLIORINO, RUOCCO, SALAFIA, SCERRA e ZANICHELLI.— Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il regolamento (Ue) n. 2018/841 relativo all'inclusione delle emissioni e degli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti dall'uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura nel quadro 2030 per il clima e l'energia, adottato dal Consiglio europeo il 30 maggio 2018, prevede che gli Stati membri, contribuiscano a realizzare gli obiettivi dell'accordo di Parigi e assicurare il rispetto dell'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas per il periodo dal 2021 al 2030;

   all'interno del suesposto regolamento è sancito il principio «no-debit rule», che prevede che gli Stati membri si impegnino a garantire che le emissioni contabilizzate di gas a effetto serra, derivanti dall'uso del suolo, siano interamente compensate da una rimozione equivalente di CO2, attraverso le azioni messe in atto nel settore;

   dal punto di vista fiscale, l'articolo 32 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917 - Testo unico delle imposte sui redditi, dispone in materia di reddito agrario, stabilendo quali siano le attività agricole considerate tali, precisando altresì, che ogni due anni, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sarà possibile ampliare la categoria dei beni;

   a tal fine, gli interroganti evidenziano come la risposta dell'Agenzia delle entrate n. 365/2020, abbia fornito indicazioni in merito, rilevando tuttavia, che le aziende agricole, non possono prevedere l'emissione di fatture per la cessione di quote o titoli di emissione di anidride carbonica della CO2 prodotti volontariamente mediante la coltivazione del fondo e, pertanto, i proventi derivanti dalla commercializzazione di quote di CO2 concorrono alla formazione del reddito d'impresa, ai sensi dell'articolo 85 del Tuir –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno chiarire, per quanto di competenza, il contenuto della risposta all'interpello dell'Agenzia delle entrate riportata in premessa, chiarendo, in particolare, se le quote di cessione di CO2 prodotte dall'agricoltore possono configurarsi quale attività agricola e, per i relativi redditi, quali disposizioni fiscali s'intendono di conseguenza applicare o in alternativa, se si intenda aggiornare il decreto ministeriale previsto dal Tuir, ampliando l'elenco dei beni al fine del raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica e di gestione sostenibile del territorio.
(5-08179)