• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12192 (4-12192)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12192presentato daLOLINI Mariotesto diVenerdì 27 maggio 2022, seduta n. 702

   LOLINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la regione Sardegna, in particolare le campagne del Nuorese, si trova in questi giorni, a dover nuovamente fare i conti con l'invasione di milioni di locuste; le zone colpite vanno da Noragugume a Bolotana, e poi Illorai, Olzai, Teti, Sarule, Sedilo, fino alla confinante Barbagia di Nuoro, a Ottana, nella cui piana si trova probabilmente l'epicentro dell'invasione;

   gli agricoltori e gli allevatori del centro Sardegna sono alle prese, con un'invasione di locuste di enorme portata; le cavallette per la Sardegna non sono una novità, ma un fenomeno di questa portata e per il quarto anno consecutivo non si era mai riscontrato;

   la problematica è ormai una costante degli ultimi anni che interessa alcuni territori sardi, causando in particolare danni alle coltivazioni agricole prospicienti pascoli, aree non coltivate o ex coltivi abbandonati; l'invasione di cavallette inizia con la primavera e può protrarsi tutta l'estate, causando danni alle varie coltivazioni presenti nel periodo;

   la propagazione di questo insetto sta comportando innumerevoli danni alle colture ed alle aziende agricole e zootecniche sarde; sono circa 25.000 gli ettari di terreno colpiti dalle locuste, un numero però destinato ad aumentare, perché molte altre uova si schiuderanno con i primi caldi;

   in questo periodo dell'anno, le cavallette diventate adulte sono in fase riproduttiva – una cavalletta può deporre un numero che varia tra le 25 alle 55 uova – e sono molto mobili;

   le cavallette essendo polifaghe colpiscono non solo le coltivazioni in campo, ma anche orti e giardini devastano leguminose e foraggere compromettono i pascoli e le provviste di foraggio per l'autunno e gli allevatori si trovano costretti ad acquistare il fieno, per l'alimentazione dei propri animali, con un danno economico rilevante;

   per fermare la piaga nel mese di gennaio 2022 la Regione ha stanziato 800mila euro per tre anni, 200 mila dei quali per il 2022 con i quali ha messo in campo una task force per debellare i focolai in 84 aziende; inoltre sono stati stanziati 2 milioni di euro per ristorare gli agricoltori che nel 2021 sono stati danneggiati dall'attacco delle locuste;

   le cause di questa «invasione» di locuste si possono riscontrare, oltre che nei cambiamenti climatici di questi ultimi anni, che hanno creato condizioni ambientali ideali per la loro propagazione e proliferazione – le locuste sono animali infestanti che prediligono i climi secchi e i terreni aridi – anche nell'abbandono delle terre che ne favorisce l'incremento, dal momento che proprio la lavorazione del terreno rappresenta uno dei fattori agronomici di contenimento delle popolazioni, che diversamente non avrebbero avuto spazio per deporre le uova e riprodursi in modo così esagerato;

   la problematica deve essere affrontata oltre che da un punto di vista ambientale, relativamente alle aree non coltivate, dove le attività e le competenze agricole non arrivano, anche intervenendo sulle dinamiche delle popolazioni di cavallette e agendo, quindi, sui potenziali predatori e parassitoidi per contenere le infestazioni a livello endemico, limitando al massimo i danni;

   un piano d'azione efficace potrebbe essere quello che prevede la lotta biologica, con tre specifici insetti anti-cavallette che si nutrono delle uova e particolari funghi che attaccano le larve –:

   quali iniziative intenda mettere in atto urgentemente, per quanto di competenza, al fine di identificare ogni azione utile al contenimento delle popolazioni di cavallette e debellare il fenomeno citato in premessa – visto che questo si ripresenta puntualmente ogni anno e in modo sempre più consistente – al fine di sostenere e tutelare gli agricoltori e gli allevatori sardi, tenendo presente che questi hanno un'enorme importanza per il presidio del territorio.
(4-12192)