• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12216 (4-12216)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12216presentato daVERINI Waltertesto diVenerdì 27 maggio 2022, seduta n. 702

   VERINI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo la normativa vigente la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (cosiddetto predissesto) può essere avviata fino a quando non siano stati assegnati dalla Corte dei conti a comuni e province i termini per l'adozione delle misure correttive con cui ha inizio il dissesto guidato, di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 149 del 2011;

   la norma sul dissesto guidato prevede che, qualora dalle pronunce delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti emergano comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazioni degli obiettivi della finanza pubblica allargata e irregolarità contabili o squilibri strutturali del bilancio dell'ente locale in grado di provocarne il dissesto finanziario, venga assegnato all'ente un termine ai fini dell'adozione delle misure correttive necessarie;

   con una prima deliberazione la Corte dei conti individua le misure correttive volte a ristabilire l'equilibrio finanziario dell'ente locale e con una successiva deliberazione verifica l'adozione di tali misure nel termine assegnato. Se l'ente locale non provvede, entro i tempi stabiliti, ad adottare le misure (o comunque le misure adottate non siano ritenute soddisfacenti), la Corte dei conti trasmette gli atti al prefetto (e alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica), il quale, accertato (entro trenta giorni) il perdurante inadempimento e la sussistenza delle condizioni di grave squilibrio, assegna al consiglio un termine non superiore a venti giorni per la deliberazione del dissesto;

   come segnalato in una precedente interrogazione, la Corte dei conti dell'Umbria ha riscontrato irregolarità nella gestione dei residui del comune di Montefalco all'origine di un disavanzo che, in sede di rendiconto consuntivo 2019, ha raggiunto all'incirca 4,2 milioni di euro;

   tale disavanzo ha impedito al consiglio di approvare – entro i termini – il bilancio di previsione 2020-2022 tanto che il 10 gennaio 2021, dopo un tentativo infruttuoso del commissario ad acta da lui nominato, il prefetto ha assegnato a ciascun componente del consiglio comunale, previa lettera di diffida, 20 giorni di tempo per dichiarare lo stato di dissesto dell'ente;

   il consiglio comunale ha lasciato decorrere i 20 giorni di tempo assegnati dalla diffida prefettizia senza provvedere alla dichiarazione dello stato di dissesto ai sensi dell'articolo 246 del decreto legislativo n. 267 del 2000, deliberando altresì, in data 5 febbraio 2021, la richiesta di effettuare un piano di riequilibrio pluriennale (predissesto);

   il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2020 il 7 maggio 2021, con oltre sei mesi di ritardo rispetto ai termini di legge;

   tale bilancio presenta – come si evince dalla Relazione dell'Organo di revisione dei conti e come segnalato in una precedente interrogazione – il mancato rispetto di principi contabili, la previsione in entrata nelle annualità 2021 e 2022 di stanziamenti relativi all'imposta di soggiorno nonostante tale imposta non fosse ancora stata istituita dall'ente, l'iscrizione per l'annualità 2020 di entrate per oltre 1 milione di euro dal Fondo di rotazione, necessarie a coprire lo squilibrio di parte corrente dello stesso bilancio, ma che non potevano essere accertate in quanto la richiesta di concessione di quel Fondo veniva deliberata dal consiglio comunale il 7 maggio 2021 –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle ragioni per cui, a seguito del mancato rispetto della diffida prefettizia, l'ente non sia stato commissariato, per procedere con la dichiarazione dello stato di dissesto, e se ritenga che l'approvazione del bilancio 2020, nonché la richiesta della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale siano avvenute in maniera conforme alla normativa vigente.
(4-12216)