• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03344 CALANDRINI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: il decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante "Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03344 presentata da NICOLA CALANDRINI
mercoledì 25 maggio 2022, seduta n.437

CALANDRINI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

il decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante "Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina", impegna un ammontare di risorse consistente, tuttavia senza rappresentare un sostegno idoneo per professionisti e imprese in un contesto alimentato da continue incertezze che rendono sempre più difficoltoso l'esercizio delle attività autonome;

l'indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori dipendenti e i professionisti, prevista dal "decreto aiuti," rappresenta una misura assolutamente esigua, trattandosi del riconoscimento di un importo che non riesce neppure a coprire il costo di una spesa alimentare di una famiglia media;

le agevolazioni per le tariffe di fornitura dell'energia elettrica, oltre a riguardare esclusivamente i clienti domestici economicamente svantaggiati e i clienti domestici in gravi condizioni di salute, sono di importo contenuto. I bonus energetici diversi da quelli spettanti alle imprese "energivore" riguardano esclusivamente i soggetti a forte consumo di gas naturale, pertanto di maggiori dimensioni e con una potenza pari o superiore a 16,5 chilowatt;

le misure temporanee in tema di liquidità prevedono l'estensione della garanzia da SACE S.p.A., ma le imprese saranno tenute a restituire i prestiti concessi. La misura determina, di fatto, un incremento dell'indebitamento nella speranza di una ripresa che potrebbe tardare;

in tale difficile contesto, per quanto riguarda l'ambito della riscossione coattiva delle imposte, tra le diverse misure che hanno avuto durata breve deve essere ricordata quella che ha previsto un incremento del limite per rateizzare le cartelle da 60.000 euro a 100.000 euro, senza dover dimostrare lo stato di difficoltà economica. Dal 1° gennaio 2022 tale limite è nuovamente diminuito a 60.000 euro;

inoltre parrebbe che siano pronte circa 130-140 milioni di cartelle riguardanti 16 milioni di soggetti, per un controvalore di 230 milioni di euro di crediti. Si sono moltiplicati nelle scorse settimane gli appelli dei commercialisti, tra cui il neo presidente Elbano De Nuccio, per un intervento normativo che quanto meno potenzi la fase di ristrutturazione del debito fiscale o che ampli la base del numero delle rate;

risulta all'interrogante che in questa fase il modus operandi dell'Agenzia delle entrate riscossione sia molto aggressivo con un potenziale invio di 16 milioni di atti di intimazione che seguiranno le cartelle di pagamento. Una pioggia di avvisi a cui rispondere in tempi strettissimi, 5 giorni, dopodiché la riscossione può intervenire mediante prelievo coattivo, che può essere il pignoramento del conto corrente, il fermo amministrativo o pignoramenti immobiliari con la mole di crediti fiscali che continua a crescere;

nell'audizione dello scorso 7 aprile alle Commissioni riunite di Camera e Senato il direttore dell'Agenzia delle entrate e della Agenzia delle entrate riscossione ha rendicontato la situazione ormai totalmente fuori controllo del magazzino delle cartelle, debiti fiscali ancora da saldare. Oltre un miliardo e cento milioni di euro di crediti, la cui giacenza è arrivata a 21 anni e quattro mesi. In tale consesso, egli ha chiesto di intervenire ritenendo inutili le intimazioni verso contribuenti che in molti casi non sono in grado di adempiere per la mancanza della liquidità;

quanto illustrato induce a ritenere che, ove le cartelle fossero effettivamente notificate, il sistema della riscossione incorrerebbe nel rischio di un collasso, travolgendo con esso anche le imprese,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo possa dare conferma che i dati numerici indicati siano corretti e, soprattutto, se non ritenga necessario e urgente verificare le condizioni in grado di determinare l'approvazione di una rottamazione quater straordinaria con eliminazione di sanzioni e interessi per gli anni 2018, 2019 e 2020.

(3-03344)