• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12162 (4-12162)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12162presentato daMISITI Carmelo Massimotesto diMartedì 24 maggio 2022, seduta n. 700

   MISITI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   L'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (Enci), è un'associazione senza fini di lucro, riconosciuto con regio decreto del 13 giugno 1940, n. 1051, e sottoposto alla vigilanza del Ministero per le politiche agricole con decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato del 23 dicembre 1947, n. 1665, delegata dallo Stato alla tenuta dei libri genealogici, articolo 21 lettera b) della legge n. 489 del 1992 ed emette certificati di origine (pedigree) dar valore di atti pubblici, articolo 71, lettera d) del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977;

   da più tempo alla ribalta delle cronache di stampa per presunte irregolarità nell'iscrizione di cuccioli al Registro origini italiano, è stata oggetto in questi anni di diversi interventi parlamentari finalizzati a necessari chiarimenti per la gestione dei libri genealogici;

   lo stesso interrogante con interrogazione n. 4/02483 del 13 marzo 2019 riportava oltre ad ulteriori criticità legate alla gestione dei certificati dai cani di razza, importanti dubbi su un'operazione immobiliare messa a punto da Enci Servizi srl. A tal riguardo il 12 ottobre 2020, il Sottosegretario incaricato con risposta pubblicata nell'allegato B della seduta n. 406 che non si ravvisavano i presupposti per disporre ad un'eventuale commissariamento, né per sospendere l'Enci quale associazione ufficialmente riconosciuta per la tenuta del libro genealogico dei cane di razza ai sensi del decreto legislativo n. 529 del 1992;

   ancor prima, il 19 dicembre 2017, la stessa Enci era stata citata in un'interrogazione su differenti e accertate irregolarità, eppure in quel caso il Ministro interrogato evidenziava di conoscere un unico caso, del 2016, riguardante il sequestro di 168 cani e 61 certificati di origine (pedigree) Enci contraffatti, a discapito di numerose denunce pervenute a diverse Istituzioni e Procure della Repubblica, per false dichiarazioni sulla genealogia di cucciolate ed episodi di corruzione di Giudici/Esperti al fine di fornire certificazioni immeritate;

   con l'interrogazione n. 3-03078 del 9 febbraio 2022, a carattere d'urgenza, presentata dalla senatrice Naturale, nella seduta n. 401, venivano evidenziate enormi criticità riguardo alla gestione dell'ente che, grazie alla legge, opererebbe in un ambito ampio e trasversale in regime di monopolio, anche a margine dell'assemblea generale straordinaria tenutasi a Milano nel novembre 2021 con lo scopo di modificare il regolamento di attuazione dello statuto dell'Enci, un testo che, ancorché in base alle dichiarazioni rese dal presidente, già condiviso con il Ministero, porterebbe ad un'evidente quanto inattuale e pericolosa riduzione della democraticità interna;

   il 23 novembre 2021 il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Cinofili (Siulc) trasmetteva al Ministero la nota prot. n. 0614456 con cui, ai fini di un pronto e risolutivo intervento, si segnalava come le approvate proposte di modifica al Regolamento di attuazione dello Statuto fossero «a forte carattere anti democratico» penalizzando gli operatori del settore. Con una nota del 18 dicembre 2021 venivano illustrate le molteplici criticità e contestazioni circa l'operato dell'Enci e con note prot. n. 0018745 e 0018750 del 17 gennaio 2022, il Siulc chiedeva un incontro con il Ministro, per discutere delle ragioni ostative alla ratifica del regolamento senza ottenere risposta;

   il 16 febbraio 2022, si svolgeva un incontro tecnico con il Ministro e nonostante il rimando da parte del Ministro ad approfondimenti necessari al fine di esprimersi sulle osservazioni contestate, senza alcun riscontro in merito, con decreto n. 97271 dell'1° marzo 2022, a firma del Direttore Generale della Direzione Generale dello Sviluppo Rurale DISR VII presso il Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale dei medesimo Ministero, si provvedeva alla ratifica del nuovo Regolamento di Enci;

   il 29 aprile 2022, il Siulc ricorreva al Tar del Lazio al fine di procedere all'annullamento, previa adozione delle più idonee misure cautelari, del decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, a firma del Direttore Generale della Direzione Generale dello Sviluppo Rurale DISR VII, prot. uscita n. 97271 del 1° marzo 2022, avente ad oggetto la ratifica del nuovo Regolamento di Attuazione dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana –:

   se il Ministro interrogato voglia esporre gli approfondimenti ritenuti fondamentali per chiarire le criticità avanzate nell'incontro del 16 febbraio 2022;

   a margine delle ripetute sollecitazioni fatte negli anni, se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a promuovere la definizione di un assetto trasparente, competente, etico ed affidabile dell'Enci nel pieno rispetto dell'articolo 2 comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 529.
(4-12162)