• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12165 (4-12165)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12165presentato daGERMANÀ Antoninotesto diMartedì 24 maggio 2022, seduta n. 700

   GERMANÀ. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la Regione Siciliana è interessata da 1 parco nazionale, 5 parchi regionali e da 77 riserve naturali, oltre che dal più alto numero di Siti Natura 2000, che in alcuni casi versano in stato di abbandono. Questa evidenza ha portato la Sicilia ad essere una delle aree più protette d'Europa;

   in questi giorni il Ministero della transizione ecologica e l'Ispra stanno esaminando la documentazione pervenuta dalla Regione Siciliana al fine di predisporre la proposta conclusiva da presentare in sede di Tavolo istituzionale propedeutica alla condivisione finale ed all'istituzione definitiva del Parco Nazionale degli Iblei, a suo tempo prevista dall'articolo 26, comma 4-septies, del decreto-legge n. 159 del 2007, che assegnava un contributo per l'anno 2007 destinato a più aree protette da realizzare nella Regione Siciliana;

   la proposta di perimetrazione del Parco Nazionale degli Iblei, per come è stata trasmessa ai comuni, ha un'estensione di 146.735 ettari, collocandosi così al 4° posto tra i più grandi parchi nazionali; in questa configurazione interessa in parte o totalmente 27 comuni nelle province di Siracusa, Ragusa e Catania;

   i sindaci dei comuni di Buccheri, Feria, Sortino, Carlentini, Rosolini, Noto e Lentini, hanno rappresentato le loro perplessità rispetto all'iter procedimentale che, al momento, risulta carente di alcuni passaggi fondamentali;

   il procedimento di costituzione in essere non appare tenere conto del necessario coinvolgimento e soprattutto del concorso degli enti locali e delle organizzazioni imprenditoriali interessati, al fine di contemperare le loro esigenze, in sede di definizione della perimetrazione del nuovo parco e del regime vincolistico;

   inoltre i sindaci hanno chiesto la sospensione dell'iter istitutivo in quanto né i comuni, né le associazioni di categoria, né i cittadini stessi, sarebbero stati messi nelle condizioni di verificare la nuova proposta di perimetrazione e zonizzazione oltre che avere contezza effettiva dei rilievi tecnici preliminari alla perimetrazione stessa;

   i numerosi vincoli ambientali esistenti in Sicilia hanno messo in crisi una già fragile economia che avrebbe potuto basarsi sul turismo e sull'agricoltura. Si teme la rarefazione delle attività umane, che provocherà un impoverimento dei territori, non solo di quelli montani ma anche di quelli collocati nelle valli e nelle aree interne;

   tutto questo costituirebbe pertanto l'ennesimo atto di marginalizzazione di un territorio interno con infrastrutture obsolete e dismesse, frutto di politiche sovraordinate concentrate in prevalenza sulle aree urbane e costiere, distratte rispetto alle dinamiche che hanno portato all'abbandono di quell'entroterra un tempo produttivo (campagna e comunità montane) tanto da generare un progressivo dissesto della vita economica e sociale, nonché progressive problematiche di tipo idrogeologico;

   si sono costituiti numerosi comitati spontanei, in rappresentanza delle categorie degli allevatori, degli agricoltori, delle imprese rurali ed edilizie, delle associazioni e aziende venatorie e di tutte le aziende con interessi sull'intero territorio, sorti allo scopo di tutelare i legittimi interessi di tali categorie. Si temono, infatti, i divieti e i vincoli che verrebbero applicati all'edilizia, alla conduzione delle aziende agro-pastorali, al mondo venatorio e a tutto l'indotto connesso con tali attività –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, in merito alla istituzione del Parco nazionale degli Iblei, previsto dall'articolo 26, comma 4-septies, del decreto-legge n. 159 del 2007, avviare, per quanto di competenza, una nuova istruttoria tecnica per acquisire gli opportuni pareri degli enti e dei soggetti interessati, e chiarire gli effetti che il regime vincolistico avrebbe sulle popolazioni e sulle attività economiche del territorio.
(4-12165)