• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07022 Campari - Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e dell'economia e delle finanze. - Premesso che: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza garantisce...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07022 presentata da MAURIZIO CAMPARI
martedì 17 maggio 2022, seduta n.433

Campari - Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza garantisce all'Italia 191,5 miliardi di euro di investimenti da impiegare nel periodo 2021-2026. A questi il Governo ha affiancato un Fondo complementare nazionale da 30,6 miliardi di euro, attraverso l'adozione del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n 101;

in particolare, con riferimento alla Strategia nazionale Aree interne, il PNRR, alla Missione 5 - Inclusione e coesione, Componente - Interventi speciali per la coesione territoriale, stanzia 825 milioni di euro complessivi per l'Investimento: Aree interne, strategia nazionale contro lo spopolamento e sottosviluppo economico, mentre l'articolo 1, comma 2, lettera c), punto 12, del suddetto decreto-legge, stanzia complessivi 300 milioni di euro dal 2021 al 2026 per il "miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade, inclusa la manutenzione straordinaria anche rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico o a situazioni di limitazione della circolazione" all'interno delle suddette aree;

premesso altresì che:

il decreto interministeriale n. 394 del 13 ottobre 2021, nell'attuare le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 2-quinquies, del predetto decreto-legge n. 59 del 2021, destina le risorse al finanziamento delle attuali aree interne individuate dalla vigente strategia SNAI, fissandone i criteri di riparto, assegnando alle province e alle città metropolitane, ovvero alle regioni Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia, il ruolo di soggetti attuatori degli interventi in questione, e demandando all'assemblea dei sindaci dell'area interna, presieduta dal Presidente del soggetto attuatore, la concreta individuazione degli interventi da finanziare;

a dispetto di quanto disciplinato dal decreto interministeriale, sono giunte all'interrogante, in particolar modo dall'area della provincia di Parma, segnalazioni in merito ad una gestione della procedura di individuazione degli interventi da finanziare da parte delle province, che ha marginalizzato il ruolo dei comuni ricompresi nell'area interna, accentrando di fatto il potere decisionale sugli interventi da realizzare;

considerato che:

la centralità del ruolo degli enti territoriali nella realizzazione del PNRR e degli interventi finanziati con il Fondo complementare nazionale è confermata dal fatto che circa 66,4 miliardi di euro di investimenti sarà attuato direttamente da Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane, dei quali circa 50 miliardi vedono proprio i comuni coinvolti come soggetti attuatori;

anche da questa scelta si deduce quale sia il primario rilievo da riconoscere agli enti di prossimità, primo presidio dello Stato nei confronti dei cittadini;

con specifico riferimento alla Strategia nazionale Aree interne, pare il caso di ricordare come le 72 aree individuate attualmente comprendano complessivamente 1.077 comuni italiani, per poco più di 2 milioni di abitanti, ai quali, si ritiene, andrebbe riconosciuto maggior coinvolgimento nei processi decisionali, in particolar modo se riferiti a progetti di sviluppo delle aree di loro appartenenza;

il principio di leale collaborazione tra le pubbliche amministrazioni è principio immanente dell'ordinamento costituzionale italiano,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione menzionata in premessa, se non ritengano opportuno verificare quali siano state le procedure adottate dalla Provincia di Parma per individuare gli interventi da finanziare e se queste abbiano rispettato le disposizioni di cui al decreto interministeriale citato, nonché quali siano le azioni che intendano adottare, affinché sia garantito il rispetto del principio di leale collaborazione tra le amministrazioni degli enti territoriali coinvolti dalle procedure di attuazione dei progetti legati al PNRR e al Fondo complementare nazionale, con particolare riferimento all'effettivo coinvolgimento, da parte delle province, dei comuni che insistono nelle aree ricomprese nella Strategia nazionale Aree interne nei processi decisionali di individuazione degli interventi da finanziare.

(4-07022)