• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/08110 (5-08110)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-08110

   Con riferimento alla questione posta dall'Onorevole interrogante, con particolare riguardo alle iniziative da intraprendere al fine di contrastare i problemi afferenti alle risorse idriche del paese, si rappresenta quanto segue.
   La problematica evidenziata è all'attenzione di tutti i soggetti istituzionali interessati dalla tematica nell'ambito delle proprie competenze.
   Nello specifico, per quanto riguarda le misure a ristoro delle attività economiche agricole, il Ministero delle politiche agricole rappresenta la disponibilità di interventi compensativi «ex-post» a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale per il sostegno alle imprese agricole colpite da avversità atmosferiche eccezionali, qualora le stesse non siano comprese nel piano assicurativo annuale per la copertura dei rischi con polizze assicurative agevolate (ai sensi del decreto legislativo n. 102 del 2004), che prevede un contributo statale fino al 70% della spesa premi sostenuta.
   Inoltre, con il Piano strategico nazionale della politica agricola comunitaria 2023 – 2027 è stato disposto un nuovo strumento di intervento «ex ante» sotto forma di fondo di mutualizzazione nazionale. In caso di eventi catastrofali, come quello rappresentato, tutte le imprese agricole potranno accedere a suddetto fondo, il quale è in grado di fornire pronto ristoro per la ripresa economica e produttiva.
   Lo stesso Ministero evidenzia che con i recenti piani di finanziamento nazionali ha destinato cospicue risorse agli interventi afferenti alle infrastrutture irrigue collettive, intercettando il fabbisogno nella fase del trasporto dell'acqua irrigua.
   Va evidenziata, nell'ambito delle azioni a contrasto del fenomeno della siccità, l'importanza delle attività condotte nell'ambito degli Osservatori permanenti delle autorità di bacino, i quali hanno compiti prettamente operativi, nonché sono dotati degli strumenti di monitoraggio atti a predisporre le misure necessarie per far fronte alle situazioni di emergenza a seconda dei vari scenari di severità idrica.
   In particolare, l'Osservatorio dell'autorità di bacino distrettuale del fiume Po, si è riunito in numerose occasioni a partire dal mese di febbraio, ritenendo opportuno, oltre ad aumentare la frequenza delle azioni di monitoraggio, a valutare l'introduzione di eventuali deroghe al deflusso minimo vitale (DMV) del corso d'acqua e la riduzione delle erogazioni dagli invasi in ottica di risparmio.
   Inoltre, nella riunione del 14 aprile scorso sono stati previsti anche eventuali contributi del Lago di Garda al fiume Po per contrastare la risalita del cuneo salino, nonché l'erogazione dai grandi laghi regolati, laddove le opere strutturali lo consentano.
   A livello locale, in coerenza con le analisi effettuate dall'Osservatorio e con gli strumenti di pianificazione distrettuale della risorsa idrica, la regione Lombardia recentemente (Aprile 2022), con determinazione di giunta, ha disposto la deroga temporanea al rilascio del deflusso minimo vitale in riferimento al Piano di tutela delle acque su istanza presentata dal Consorzio dell'Oglio e Consorzio dell'Adda.
   A livello nazionale l'azione di Governo a contrasto dei fenomeni di siccità e scarsità idrica, si sostanzia, oltre al supporto alle attività degli Osservatori e delle Autorità Distrettuali, anche negli investimenti previsti nella programmazione ed attuazione del PNRR.
   In particolare, per quanto concerne la Missione 2 Componente 4 «Tutela del Territorio e della Risorsa Idrica» è previsto un intervento volto alla realizzazione di un sistema avanzato integrato di monitoraggio e previsione degli effetti del cambiamento climatico.
   Nell'ambito della stessa Componente 4 è altresì previsto l'investimento 4.1 relativo a interventi in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, ovvero il cosiddetto «Piano Invasi» di competenza del Ministero delle infrastrutture.
   Per quanto riguarda il distretto del fiume Po sono stati individuati 21 progetti per un totale di oltre 480 milioni di euro, per cui ci si avvarrà anche di risorse aggiuntive da programmare sul PNRR.
   Infine, l'attenzione del Governo si sta concentrando anche nella programmazione del potenziamento del Comitato di Coordinamento Nazionale degli Osservatori. Inoltre, recentemente, è stato istituito presso il MiTE un Tavolo politico-istituzionale alla presenza di tutte le Autorità di bacino nazionali al fine di raccogliere proposte di intervento a livello nazionale.
   Si rappresenta in ultimo che, il Dipartimento della Protezione Civile segue costantemente le attività degli osservatori e le attività di monitoraggio delle disponibilità idriche, specificando che la situazione allo stato attuale non è tale da determinare il ricorso alla adozione di misure emergenziali ai sensi dell'articolo 7, lettera c) del decreto legislativo n. 1 del 2018.