• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03609/057 9/3609/57. Lucaselli, Caretta.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03609/057presentato daLUCASELLI Ylenjatesto diMercoledì 18 maggio 2022, seduta n. 696

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca un complesso sistema di disposizioni diretto ad assicurare una risposta alle problematiche economiche ed umanitarie derivanti dalla crisi ucraina;

    in materia energetica, il provvedimento, tra l'altro, incrementa i contributi straordinari, sotto forma di credito d'imposta, già riconosciuti alle imprese a forte consumo di energia elettrica (energivore) e alle imprese a forte consumo di gas naturale (gasivore) e stabilisce il regime di cedibilità e di utilizzabilità dei crediti d'imposta derivanti dai contributi alle imprese energivore per il primo e secondo trimestre 2022 e dal contributo alle imprese gasivore per il primo trimestre 2022;

    le imprese «energivore», cioè ad alta intensità di energia elettrica, stanno subendo, come noto, le più forti ripercussioni dell'aumento dei prezzi dell'energia elettrica; una situazione che non può trovare adeguata soddisfacente soluzione nelle misure emergenziali e temporanee previste, se non sarà affiancata da misure strutturali che, valorizzando le risorse nazionali e il percorso di transizione verso una economia a basso contenuto di carbonio, possano contribuire ad aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e, nel contempo, garantire prezzi stabili e compatibili con i mercati di riferimento per le imprese, a cominciare, appunto, da quelle ad alta intensità di energia;

    è necessario prevedere misure volte a incentivare la partecipazione dei grandi consumatori industriali agli investimenti in nuova capacità produttiva da fonte rinnovabile di cui l'Italia si deve dotare per raggiungere gli obiettivi in materia di decarbonizzazione che l'Europa si è posta, prevedendo, ad esempio, che una parte delle aree idonee allo sviluppo di tali impianti sia concessa prioritariamente alle imprese a forte consumo di energia elettrica e soggette al rischio di delocalizzazione come identificate dal decreto ministeriale 21 dicembre 2017;

    il GSE ritira annualmente circa 25 TWh di energia elettrica da una parte degli impianti a fonte rinnovabile installati in Italia (e incentivati con risorse pubbliche); gli impianti, di proprietà privata, cedono l'energia elettrica prodotta e immessa nelle reti con obbligo di connessione di terzi, in base a diversi meccanismi e a differenti previsioni normative, succedutesi negli anni, e afferenti al complesso delle disposizioni per l'incentivazione dell'energia elettrica prodotta da impianti alimentati a fonte rinnovabile; questi quantitativi sono ceduti a mercato da parte del GSE, che realizza la vendita al prezzo marginale e i proventi sono utilizzati a riduzione del fabbisogno della componente tariffaria «Asos» dell'energia elettrica dedicata all'incentivazione delle energie rinnovabili;

    mantenendo un prezzo di vendita competitivo, 50 euro/MWh, si potrebbe continuare a remunerare l'energia di proprietà pubblica in maniera sufficiente – ed in linea con quanto avvenuto fino al 2020, garantendo al contempo alle imprese energivore, approvvigionamenti, per una parte del fabbisogno energetico, a prezzi indipendenti dai movimenti di mercato, che risentono di speculazioni e crisi di altra natura;

    con tale meccanismo, inoltre, si stimolerebbero gli investimenti di lungo periodo delle stesse imprese proprio nell'aumento della capacità di generazione da fonte rinnovabile, favorendo così la transizione verso una economia a bassa intensità di carbonio, unitamente a una serie di ulteriori benefici: dal punto di vista della sicurezza degli approvvigionamenti, le imprese ad alta intensità energetica beneficerebbero di una riduzione del rischio di interruzione delle forniture in caso di crisi; dal punto di vista economico, i costi di approvvigionamento potrebbero essere ridotti stabilmente per una parte non trascurabile dei consumi;

    un meccanismo analogo è presente in Francia, dove il Governo consente la cessione ad un prezzo «calmierato» dell'energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari di EdF: il prezzo è attualmente di 42 euro/MWh e il volume massimo complessivo assegnato tramite tale dispositivo è pari a 120 TWh/anno,

impegna il Governo:

   ad assumere ogni iniziativa di competenza al fine di prevedere la possibilità, in via prioritaria, per le imprese a forte consumo di energia elettrica di utilizzare le aree idonee individuate dal PiTESAI per la realizzazione di impianti di generazione a fonte rinnovabile (eolico e fotovoltaico), accelerando gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile da parte di quei settori chiamati alla decarbonizzazione e che, contemporaneamente, possono impegnarsi nell'acquisto a lungo termine di energia elettrica;

   a prevedere la possibilità per i soggetti aggiudicatari delle citate aree di approvvigionarsi, nelle more della realizzazione degli impianti, per una parte del loro fabbisogno di energia elettrica utilizzando l'energia elettrica da fonte rinnovabile gestita dallo Stato, che la ritira, attraverso il GSE, a prezzi indipendenti dai movimenti di mercato.
9/3609/57. Lucaselli, Caretta.