• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07050 DE BONIS - Ai Ministri dell'interno e della difesa. - Premesso che: in Basilicata la criminalità è sempre più forte e pervasiva. Nella relazione presentata al Parlamento della...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07050 presentata da SAVERIO DE BONIS
giovedì 19 maggio 2022, seduta n.435

DE BONIS - Ai Ministri dell'interno e della difesa. - Premesso che:

in Basilicata la criminalità è sempre più forte e pervasiva. Nella relazione presentata al Parlamento della Direzione investigativa antimafia sul primo semestre 2021 viene evidenziata una realtà complessa caratterizzata dalla cointeressenza sul territorio di gruppi di diversa provenienza geografica, anche extraregionale e straniera. Narcotraffico, estorsione e infiltrazioni criminali nelle amministrazioni pubbliche e nel tessuto economico, senza escludere il traffico di armi: questi sono i principali punti che emergono nella descrizione della malavita organizzata lucana che, a dire della DIA, continua rigenerarsi con l'inserimento di nuove leve;

la pressione esercitata sul territorio dalle organizzazioni criminali continua a manifestarsi anche attraverso innumerevoli episodi di minacce, intimidazioni e danneggiamenti realizzati tra l'altro attraverso l'esplosione di ordigni artigianali e mediante incendi spesso commessi ai danni di rappresentanti delle istituzioni, dipendenti pubblici e imprenditori, replicando forme tipicamente mafiose volte a condizionare gli enti locali e inquinare l'economia del territorio;

i dati della relazione indicano come, nel primo semestre del 2021, ben 16 sono stati i provvedimenti emessi nei confronti di quello che resta dei Basilischi che continuano a lavorare a stretto contatto con organizzazioni mafiose di Puglia e Calabria. Un potere intimidatorio da parte dei sodalizi si è manifestato con invio di lettere minatorie a un magistrato e a un sindaco pro tempore di Lauria. Ben 2.307 le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette riconducibili alla criminalità organizzata;

la relazione specifica in maniera approfondita la dislocazione geografica dei vari potentati criminali. In provincia di Potenza i Martorano-Stefanutti, i Rivezzi tra Potenza e Pignola; nella zona del Vulture i Di Muro-Delli Gatti e Cassotta. Nel materano "gli interessi sono naturalmente sul turismo e sull'agricoltura che sono le due vocazioni economiche del territorio in questo si è particolarmente distinto il clan Schettino che è un'organizzazione mafiosa come riconosciuta, almeno fino ad ora, dalla Cassazione";

la relazione è fitta di dati e operazioni portate a termine e, a conclusione della specifica disamina (alla pagina 258), viene segnalata, tra le tante, l'operazione "La Terra": "un collaudato sistema per frodare la pubblica amministrazione". Le indagini e gli accertamenti finanziari hanno evidenziato "irregolarità su alcuni rapporti di natura economico-patrimoniale intercorsi fra vari proprietari di terreni e società agricole delle province di Matera, Taranto e Bari con un ente pubblico del mercato agroalimentare locale";

considerato che:

un incendio, quasi sicuramente di origine dolosa, avvenuto nella notte del 17 maggio 2022, ha distrutto alcune pedane in legno delle passerelle del lido "La Kikka" di Scanzano jonico (Matera), in località Terzo Cavone. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Polizia che hanno avviato le indagini, ascoltando il proprietario che ha detto di non aver ricevuto minacce o richieste estorsive;

ancora tre giorni prima, un altro incendio di natura dolosa, sempre a Scanzano, ha distrutto completamente lo stabilimento balneare "La baia delle scimmie". Si tratta di fenomeni gravissimi, che evocano scenari di tipo mafioso, altamente preoccupanti, come ha riferito il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio. Il magistrato ne ha parlato a margine di una conferenza stampa dove ha descritto i dettagli di un'operazione che ha portato all'emanazione di 19 misure cautelari nei confronti dei componenti di un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, che agiva con metodo mafioso, con sede nel materano;

gli incendi verificatisi, per i quali non si esclude la responsabilità di alcuni dei componenti dei nuovi sodalizi criminali presenti sul territorio, sono fatti che attentano a una risorsa fondamentale della regione che è quella del turismo, in questo caso del turismo estivo;

il Comune di Scanzano jonico è attualmente commissariato, in quanto il Consiglio comunale è stato sciolto a causa dell'"ingerenza della criminalità organizzata che ha esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialità dell'attività comunale", come recita il decreto di scioglimento del Presidente della Repubblica del 2020;

il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Sante Copponi, con "disposizione immediata", ha potenziato i controlli coordinati del territorio nel comprensorio di Scanzano;

il commissario prefettizio si è riservato di convocare i titolari degli stabilimenti balneari del luogo, per sensibilizzarli all'"adozione di idonee misure di vigilanza passiva'' attraverso il ricorso agli istituti di vigilanza privata. Altri strumenti di prevenzione, che potranno essere attivati, riguardano l'appalto dei lavori per gli impianti di videosorveglianza da Nova Siri a Bernalda, oltre che di Rotondella e Montalbano jonico, per favorire la prevenzione attraverso il controllo della rete viaria, degli insediamenti produttivi lungo la statale 106 Jonica e degli insediamenti archeologici;

la riunione è stata preceduta dalla sottoscrizione del protocollo di intesa per ''la legalità, lo sviluppo del settore ricettivo-alberghiero e nelle attività economico-commerciali e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale". L'atto è stato siglato dal prefetto con i sindaci di Matera, Montescaglioso, Bernalda, Pisticci, Policoro, Rotondella, Nova Siri e lo stesso commissario prefettizio di Scanzano jonico;

l'interrogante, intanto, esprime la piena solidarietà e vicinanza ai titolari dei lidi distrutti dagli incendi. Il metapontino è una grande risorsa per la Basilicata e gli imprenditori lucani vanno tutelati con tutti i mezzi possibili,

si chiede di sapere:

se e quali ulteriori e urgenti misure i Ministri in indirizzo intendano intraprendere in favore della legalità, al fine di difendere un territorio martoriato dalla criminalità organizzata e tutti gli imprenditori onesti che rappresentano un valore imprescindibile per il rilancio economico e sociale della Basilicata;

come intendano intervenire perché l'appalto dei lavori per gli impianti di videosorveglianza da Nova Siri a Bernalda, oltre che di Rotondella e Montalbano jonico, diventi operativo;

se il Ministro della difesa, vista la gravità ed il ripetersi di episodi criminosi, accuratamente e approfonditamente descritti nella relazione presentata al Parlamento della Direzione investigativa antimafia sul primo semestre 2021, non ritenga utile l'impiego delle forze armate sul territorio della Basilicata, al fianco delle forze dell'ordine, in funzione anticriminalità e terrorismo, così come ha già provveduto in altre numerose occasioni, quali le operazioni "Strade sicure", "Aquila", "Emergenza umanitaria", "Strade pulite", "Domino", "Salento", "Partenope 1" e "Partenope 2", "Riace", e "Vespri siciliani".

(4-07050)