• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08137 (5-08137)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08137presentato daVALLASCAS Andreatesto diGiovedì 19 maggio 2022, seduta n. 697

   VALLASCAS. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   alcune associazioni del settore delle costruzioni hanno ripetutamente denunciato alcune criticità nella misura «Superbonus 110 per cento», in riferimento, soprattutto, alle limitazioni sulla cessione del credito alle banche e agli stessi vincoli che queste ultimi hanno posto all'acquisizione dei crediti da imprese e professionisti;

   le limitazioni sono successive al decreto istitutivo della misura (articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34), con particolare riguardo di contrasto necessario alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche;

   particolare rilevanza hanno le limitazioni nella cessione dei crediti acquisiti dalle imprese attraverso lo sconto in fattura, circostanza che sta mettendo in forte difficoltà le imprese, anche per l'impossibilità di sostenere i costi d'impresa, come il pagamento Iva sulle fatture, con il pericolo di rendere le aziende vulnerabili a fenomeni di illegalità come l'usura;

   il 31 marzo 2022, OggiTreviso ha riferito dell'allarme lanciato da Confartigianato del territorio che ha chiesto di «Riconsiderare le nuove modalità di gestione delle acquisizioni di crediti legati ai bonus edilizia», a causa delle rilevanti difficoltà riscontrate dagli imprenditori «a fronte del cambiamento repentino e radicale delle policy aziendali adottate da Poste. Situazione peraltro replicata anche da molti istituti di credito sul territorio»;

   alle imprese risulterebbe impossibile rivolgersi ad altri intermediari con il risultato che «oggi una drammatica crisi di liquidità sta investendo le aziende che rischiano di veder compromessa la propria stabilità» con «la preoccupazione che possano attivarsi sul territorio soggetti finanziatori che operano al di fuori del circuito legale con l'inevitabile insorgenza di fenomeni di riciclaggio e usura. Tale timore trova conferma nelle molte richieste di sostegno pervenute dalle imprese all'associazione circa le menzionate difficoltà finanziarie»;

   il 4 maggio 2022, il Corriere della Sera ha spiegato che «al momento è consentita la cessione solo per tre volte: la prima in maniera libera, mentre seconda e terza cessione solo verso le banche, le assicurazioni e le società finanziarie» una quarta cessione, ma solo «per le banche verso i propri correntisti e solo se non c'è stata alcuna cessione prima del 2 maggio» è prevista nella legge di conversione del decreto-legge «Bollette»;

   il nuovo meccanismo dello sconto in fattura sarebbe più complesso perché «L'impresa cede di norma il credito alla banca del territorio di cui è cliente e che è in grado di valutare la affidabilità dell'operazione [...] nessun istituto accetterebbe una cessione del credito per somme non compatibili con le dimensioni dell'impresa in termini di fatturato storico e numero di addetti»;

   le limitazioni sarebbero state poste, non solo dalle banche di piccole e medie dimensioni, che in molti casi avrebbero raggiunto la piena capienza nell'utilizzazione del credito, ma anche «Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno chiuso i rubinetti» e così «Cassa Depositi e Prestiti ha messo uno stop alle nuove pratiche, anche Poste Italiane ha deciso di comprare i crediti solo dai beneficiari diretti e non più da imprese e professionisti»;

   dall'ultima rilevazione Istat delle registrazioni e dei fallimenti delle imprese nel 1° trimestre di quest'anno, emergono dati negativi sulle costruzioni con un -12,9 per cento di nuove registrazioni e un +16,6 per cento di fallimenti, circostanza che dovrebbe essere valutata come una delle conseguenze delle limitazioni precedentemente descritte –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, anche di natura normativa, per consentire una piena operatività del meccanismo della cessione del credito, anche limitatamente alle imprese e ai professionisti che hanno già applicato lo sconto in fattura, al fine di evitare che le aziende in difficoltà possano essere vittime di soggetti finanziatori che operano al di fuori del circuito legale o con tassi di acquisto del credito di imposta «110 per cento» sotto il 100 per cento, quindi con perdita di marginalità delle aziende.
(5-08137)