• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12129 (4-12129)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12129presentato daRUSSO Giovannitesto diGiovedì 19 maggio 2022, seduta n. 697

   GIOVANNI RUSSO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Governo francese ha recentemente svelato un piano per la securitizzazione delle forniture di metalli critici per la transizione e la mobilità elettrica;

   come riportato da fonti di stampa, il progetto, che segue le raccomandazioni del rapporto commissionato a settembre 2020 a Philippe Varin (ex uomo d'affari, attualmente nel consiglio di amministrazione di Suez Group e presidente dell'associazione degli industriali transalpini, France Industrie, in precedenza nel direttivo di Psa), si focalizza su tre direttrici: valutare con gli industriali francesi il livello di sicurezza delle forniture dei metalli; avanzare le esigenze specifiche dei settori coinvolti e proporre l'organizzazione di una partnership pubblico-privata per migliorare la resilienza nelle filiere di produzione dei metalli critici, in via prioritaria litio, cobalto e terre rare;

   in occasione della presentazione alla stampa del report, i Ministri francesi della transizione ecologica e per l'industria hanno annunciato anche l'apertura del bando «Métaux critiques» per progetti nazionali in materia, appunto, di metalli critici per diversi settori industriali, ai quali è stato destinato circa 1 miliardo di euro (500 milioni sotto forma di aiuti di Stato e 500 milioni in capitale, attraverso l'istituzione di un fondo d'investimento) per «rafforzare la resilienza del tessuto industriale delle filiere metalliche», come si legge nel comunicato stampa;

   il rapporto ha, altresì, indicato la costruzione di un impianto di raffinazione dei metalli per le batterie (litio, cobalto e nickel) e uno per la produzione di magneti, due settori in cui l'Unione europea sconta un ritardo preoccupante rispetto alla Repubblica Popolare Cinese, che si sarebbe assicurata, secondo quanto ha spiegato Varin alla stampa, un vantaggio di 20 anni nel controllo delle catene di approvvigionamento delle batterie;

   negli ultimi 40 anni, infatti, il Governo cinese ha continuato a investire nell'industria mineraria, accaparrandosi fino al 97 per cento della produzione mondiale dei metalli critici indispensabili per la fabbricazione di dispositivi elettronici e della filiera delle batterie elettriche: Apple, come altre industrie ad altissima tecnologia, fabbricano i dispositivi in Cina; così come vengono prodotti là i motori elettrici per le auto, i generatori eolici, i pannelli fotovoltaici, gli smartphone e gli schermi Lcd;

   in Italia, come nella maggior parte dei Paesi europei, manca completamente, da oltre mezzo secolo, una politica mineraria e una politica degli approvvigionamenti delle materie prime minerarie; mancano quindi anche gli investimenti necessari alla ricerca delle stesse materie prime e di metodi di sfruttamento realmente green, attenti all'ambiente e alla salute;

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) potrebbe rappresentare l'occasione per includere progetti di questo tipo in una programmazione strutturale a medio termine, consentendo anche all'Italia di recuperare i ritardi maturati –:

   quali sia la politica nazionale in materia di industria mineraria e quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per promuovere una riduzione della dipendenza strategica nazionale dai metalli critici, sull'esempio virtuoso di politica industriale della Francia.
(4-12129)