• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12133 (4-12133)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12133presentato daPAOLIN Giuseppetesto diGiovedì 19 maggio 2022, seduta n. 697

   PAOLIN, DE ANGELIS, DURIGON, GERARDI e COVOLO. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   si apprende dalla stampa che il 12 maggio 2022 a Roma è stata intitolata la prima scuola in Italia all'attivista afroamericana «Rosa Parks» diventata un simbolo dei diritti civili negli Stati Uniti quando nel 1955 si rifiutò di cedere ad un bianco il posto su un autobus;

   la notizia in sé non comporta alcuno scalpore, se non fosse incomprensibile il fatto che tale nome sia andato a sostituire quello di Francesco Baracca, medaglia d'oro al valore militare e asso indiscusso dell'aviazione militare Italiana della prima guerra mondiale, guerra che è costata al nostro Paese 650 mila militari morti e 589 mila vittime civili per un totale di 1.240 mila, qualcosa di terribile che non si deve dimenticare mai;

   per gli interroganti, dunque, non è la scelta in sé risibile, bensì le motivazioni date dalla preside, Rosanna Labalestra, dell'Istituto Comprensivo Simonetta Salacone che all'Agi ha dichiarato: «Volevamo riprogettare la nostra scuola media, perché il contesto nel quale ci troviamo è estremamente complicato: siamo a pochi minuti da via della Primavera a Centocelle, siamo vicini al campo nomadi di via Giordani e per questo la scuola stava perdendo iscritti». Per questo sono stati coinvolti tutti: insegnanti, alunni, famiglie. «Abbiamo fatto comunità – dice la preside – La scelta è stata: tentare di fare una scuola su misura per loro. Abbiamo dunque riformulato un progetto con sport e altre attività di integrazione, ma c'era da trovare il nome alla scuola che inizialmente si chiamava Francesco Baracca, un aviatore. Noi rispettiamo questa figura – racconta ancora Labalestra – ma accogliamo alunni da tutto il mondo e ci sembrava più azzeccato un nome diverso. Abbiamo proposto una serie di nomi e i ragazzi hanno scelto Rosa Parks»;

   si ritiene oltremodo pericolosa la logica di sostituire i nomi storici delle scuole con altri nomi, solo perché oggi le scuole italiane accolgono alunni provenienti da ogni parte del mondo; ciò equivarrebbe a negare la nostra storia e il nostro passato;

   con questo approccio nel comune di Possagno, ad esempio, essendoci il 15,7 per cento di residenti stranieri, la scuola media dedicata al sottotenente Aldo Fantina, insignito di Medaglia d'oro al valor militare nella seconda guerra mondiale, dovrebbe essere sostituito con un altro in nome di una presunta integrazione dei popoli, collocando nell'oblio la tragedia della seconda guerra mondiale, con i suoi 313 mila militari italiani morti a cui si sommano le 130 mila civili;

   lungi da qualunque intento nazionalista o guerrafondaio, si reputa necessario preservare la nostra memoria storica, nel bene e nel male, che non può essere sostituita con altre che non ci appartengono e che non fanno parte della nostra memoria e della nostra cultura;

   per gli interroganti, il miglior atto di civiltà si sarebbe ottenuto con la dismissione, da parte del comune di Roma, del citato campo nomadi piuttosto che con l'intitolazione della scuola a Rosa Parks –:

   se e quali iniziative di competenza intenda mettere in atto al fine di preservare i nomi storici delle scuole italiane, che rischiano di essere sostituiti in nome di una presunta integrazione di facciata che nulla ha a che fare con la realtà;

   se non ritenga che l'iniziativa della scuola media di Roma non rischi di innescare un pericoloso percorso di revisionismo storico che, a breve, potrebbe autorizzare qualcuno a sostituire financo – ad esempio – il nome di Giulio Cesare in tutte le scuole italiane ad esso intitolate.
(4-12133)