• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.7/00842 (7-00842) «Turri, Zanella, Belotti».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00842presentato daTURRI Robertotesto diVenerdì 20 maggio 2022, seduta n. 698

   Le Commissioni II e IX,

   premesso che:

    un recente caso di cronaca ha visto vittima una giovane giornalista toscana, madre di famiglia, alla quale sono stati fraudolentemente pubblicati nome, cognome e telefono su un sito di annunci in cui si dichiarava disposta ad incontri scambisti;

   la condivisione non consensuale di materiale intimo è definibile come la diffusione di immagini, fotografie, video che ritraggono una o più persone in situazioni di intimità o nudità che non hanno acconsentito a tale diffusione con terze persone;

   secondo il rapporto del servizio analisi della Direzione centrale della polizia criminale, tra l'agosto 2019 e lo stesso mese del 2020 sono stati denunciati 718 casi di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Le vittime sono per l'81,62 per cento di sesso femminile;

   la legge sul tema è piuttosto recente (legge n. 69 del 9 agosto 2019 cosiddetto «Codice rosso») e ha modificato il codice penale attraverso l'introduzione dell'articolo 612-ter: «È punibile con la reclusione da 1 a 6 anni e una multa da 5.000 a 15.000 euro chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica, immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate»;

   la legislazione ha introdotto forme di tutela per la donna, in particolare per i casi di revenge porn, stalkeraggio, maltrattamenti e abusi;

   il reato previsto dal Codice rosso si integra anche con quello di interferenza illecita nella vita privata;

   nonostante la recente disciplina normativa, la pubblicazione di inserzioni sui siti di annunci non è sufficientemente regolamentata in quanto, per la registrazione, è necessario semplicemente un indirizzo email senza alcuna verifica circa l'identità dell'inserzionista;

   le conseguenze in occasione dei falsi annunci diffamatori richiamanti prestazioni sessuali sono devastanti per qualsiasi persona, mettendo a rischio anche la stabilità familiare della vittima;

   i principali server di siti di annunci hanno sede legale all'estero, ma questo non può essere causa di immobilismo verso la tutela delle persone, in particolari donne e minori, vittime di forme di revenge porn, ricatti, bullismo e diffamazione,

impegna il Governo:

   ad adottare ogni opportuna iniziativa, anche di carattere normativo, per prevedere a carico dei siti internet, per annunci a sfondo erotico, l'obbligo di allegare un documento identità al momento della registrazione dell'annuncio, al fine di cercare di impedire l'uso fraudolento di annunci sessuali senza consenso;

   ad assumere ogni utile iniziativa volta a incentivare gli accertamenti tecnico-informatici che consentono, attraverso il tracciamento degli indirizzi IP, di individuare l'utilizzatore delle connessioni telematiche, responsabile delle illecite inserzioni.
(7-00842) «Turri, Zanella, Belotti».