• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/12147 (4-12147)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12147presentato daDORI Devistesto diVenerdì 20 maggio 2022, seduta n. 698

   DORI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (Rfi) è ente aggiudicatore, responsabile della progettazione e stazione appaltante per la realizzazione della Circonvallazione ferroviaria di Trento;

   Rfi ha iniziato ad elaborare ipotesi progettuali a partire dal 2003, con una soluzione sulla sponda destra dell'Adige, successivamente spostata su indicazione della provincia di Trento sulla sponda sinistra;

   lo sviluppo del progetto ha subito significativi arresti fino al 2018, quando la provincia, il comune di Trento e Rfi hanno sottoscritto due Protocolli di Intesa per verificare se l'opera potesse essere coerente con le esigenze del territorio;

   nel 2021 il progetto è stato inserito nel Pnrr, con un finanziamento di 930 milioni di euro;

   l'opera è attualmente in fase progettuale finalizzata all'affidamento dei lavori;

   il Progetto di fattibilità, tecnico-economica elaborato da Italferr per conto di Rfi è stato sottoposto a dibattito pubblico ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 76 del 2018;

   come emerso in sede di dibattito pubblico, per la realizzazione della circonvallazione sarebbero necessari tre anni, di cui due dedicati allo scavo della galleria Trento. Inoltre è prevista l'installazione di otto aree di cantiere per le operazioni di scavo e di predisposizione e posa dei binari ferroviari. Sarebbero, inoltre, necessarie quattro aree di stoccaggio, tre depositi polmone e due aree tecniche;

   il tracciato ferroviario ipotizzato da Rfi si sviluppa tra l'area di Acquaviva a sud di Trento, in cui deviando dalla linea del Brennero, la linea dei Treni ad Alta Capacità entra sotto il Monte Marzola e dopo 10,5 chilometri di galleria sbuca nella parte nord della città di Trento, al limite del centro storico interferendo con il Sito Contaminato di Interesse Nazionale (Sin) di Trento Nord;

   il Sin di Trento Nord ricomprende le aree dove sorgevano le attività industriali degli impianti chimici della Carbochimica e della Sloi, che producevano, rispettivamente, derivati del petrolio e piombo tetraetile;

   le aree della ex Carbochimica e della Sloi nel 2001 sono state incluse nei siti di bonifica di interesse nazionale ai sensi del decreto ministeriale 18 settembre 2001, n. 468 e sono sotto la responsabilità del Ministero della transizione ecologica;

   si tratta di aree contaminate classificate come pericolose dallo Stato e che necessitano di interventi di bonifica integrale del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari;

   le aree si trovano in prossimità del contesto urbano e le sostanze tossiche potrebbero inquinare non solo la rete idrografica e la falda, ma anche l'aria, in considerazione del fatto che se i terreni venissero scavati senza particolari precauzioni, a circa 20 gradi centigradi il piombo tetraetile diventerebbe volatile e, quindi, potenzialmente letale;

   il problema dell'inquinamento è acclarato sin dagli anni '90, da quando uno studio dell'università di Verona suggerì di preparare un progetto di bonifica complessivo;

   dopo la chiusura delle aziende, nessuno è mai intervenuto per favorire il disinquinamento delle aree: gli attuali proprietari privati presentarono richiesta di lottizzazione con bonifica parziale, che fu respinta in istanza definitiva dal Tar di Trento nel 2013, sancendo il principio che la bonifica dovesse essere integrale;

   nel gennaio 2022 alcune associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente, Wwf, Mountain Wilderness, Gruppo 11 domande, comitato No Tav, hanno presentato un esposto alla procura di Trento chiedendo il sequestro preventivo dei terreni inquinati del complesso ex Sloi e Carbochimica –:

   quali iniziative i Ministri interrogati intendano porre in essere per evitare che la realizzazione della Circonvallazione ferroviaria di Trento possa provocare un danno all'ambiente e mettere in pericolo la salute dei cittadini;

   se intendano, per quanto di competenza, porre in essere azioni volte a porre come condizione propedeutica alla realizzazione del progetto l'intera bonifica del territorio interessato dall'infrastruttura.
(4-12147)