Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/08110 (5-08110)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08110presentato daLUCCHINI Elenatesto diMartedì 17 maggio 2022, seduta n. 695
LUCCHINI, DARA, BADOLE, BENVENUTO, D'ERAMO, EVA LORENZONI, PATASSINI, RAFFAELLI, VALBUSA e VALLOTTO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
la carenza di pioggia e neve che quest'anno ha colpito il Nord Italia sta creando una serie di problemi alle risorse idriche del Paese;
su tutta la Lombardia, da novembre 2021 ad aprile 2022, sono caduti 233 millimetri di pioggia, che rappresentano il minimo storico dell'ultimo ventennio, rispetto alla media di 535 millimetri; anche il manto nevoso sui rilievi lombardi è attualmente circa il 70 per cento sotto la media; tale situazione si ripercuote su fiumi, laghi, invasi artificiali e manto nevoso, dove la riserva di acqua, secondo dati Arpa Lombardia, risulta del 50 per cento inferiore rispetto alla media del periodo 2006-2020;
tutti i principali fiumi lombardi registrano livelli idrometrici vicini ai minimi storici; la siccità nel bacino del fiume Po minaccia oltre un terzo della produzione agricola nazionale, mentre il basso livello dell'acqua alla foce del fiume richiederebbe misure contro il rischio di infiltrazioni saline dal mare;
gli Osservatori permanenti delle Autorità di bacino distrettuali hanno evidenziato lo stato di «severità idrica bassa in assenza di precipitazione» per il bacino del Po e di altri fiumi del Nord Italia;
la siccità e l'aumento record dei costi di produzione, aggravato dalla guerra in Ucraina, stanno mettendo in serio pericolo sia la stagione irrigua nella primavera-estate, sia le semine di riso nel Pavese e in Lomellina, dove si concentra oltre il 35 per cento di tutte le risaie made in Italy, facendo di Pavia prima provincia risicola d'Europa con circa 80 mila ettari coltivati a risaia e 1500 aziende agricole attive nel settore;
occorre adottare provvedimenti urgenti che possano garantire il riequilibrio del deficit delle risorse per soddisfare il fabbisogno di acqua per l'agricoltura e per le riserve di approvvigionamento idrico nelle falde –:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuna l'adozione di iniziative dal carattere straordinario, anche di ristoro delle attività economiche, in accordo con le regioni interessate, le autorità di bacino, la Protezione civile, l'Ispra, e anche interessando Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sia per far fronte alle difficoltà che interessano nell'immediato il settore agricolo, come, ad esempio, l'eventuale attivazione di deroghe al deflusso minimo vitale e deflusso ecologico per invasare acqua nei laghi, sia per l'elaborazione di un piano straordinario, a media e lunga scadenza, per la creazione di una rete di bacini di accumulo della risorsa idrica, con basso impatto sul territorio, anche privilegiando strutture già presenti, come le cave dismesse.
(5-08110)