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Atto a cui si riferisce:
C.1/00651    premesso che:     la pandemia ha riportato accentro del dibattito la necessità di intervenire e rinnovare alcuni elementi chiave del Servizio sanitario nazionale, anche...



Atto Camera

Mozione 1-00651presentato daMENGA Rosatesto diMartedì 17 maggio 2022, seduta n. 695

   La Camera,

   premesso che:

    la pandemia ha riportato accentro del dibattito la necessità di intervenire e rinnovare alcuni elementi chiave del Servizio sanitario nazionale, anche in considerazione della transizione demografica ed epidemiologica in atto, cui consegue una crescente domanda di salute e bisogni complessi che richiedono una risposta efficace in termini di servizi integrati, forniti prevalentemente attraverso la rete dell'assistenza territoriale;

    il tema della mancata integrazione tra l'ambito sanitario e quello sociale, tra ospedale e territorio, questa diffusa sconnessione e la carenza di risorse strumentali e professionali, nonché la frammentarietà della rete e dell'offerta di servizi che da tempo segnano il dibattito sull'appropriatezza del welfare territoriale, sono diventate questioni ancor più evidenti nella drammatica emergenza legata alla pandemia da COVID-19;

    le principali criticità che la pandemia da COVID-19 ha fatto emergere, più o meno omogeneamente su tutto il territorio nazionale, riguardano per lo più la grande variabilità geografica in termini qualitativi e quantitativi dei servizi sanitari erogati nell'ambito della prevenzione e dell'assistenza territoriale, così come la scarsa capacità di integrazione tra i servizi ospedalieri, i servizi sanitari locali e i servizi sociali;

    l'emergenza sanitaria legata alla pandemia ha posto ancor più in evidenza come la salute di territorio abbia bisogno di una profonda riorganizzazione, nell'ottica di un sistema integrato che metta al centro le persone e le comunità, attraverso la promozione dei servizi sanitari e socio-sanitari di prossimità nella logica del lavoro di rete dei presidi territoriali;

    tutte le informazioni disponibili, dagli organi di stampa agli enti chi si occupano di salute mentale, pongono in evidenza come la pandemia abbia determinato il peggioramento della condizione di disagio psicologico delle persone ed un aumento degli episodi di suicidio nella popolazione;

    tra le linee d'intervento e i progetti in cui si articola la Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, relativa alla salute, si evidenzia in particolare il potenziamento della rete di assistenza territoriale, sanitaria e socio-sanitaria, quale elemento imprescindibile per garantire una risposta assistenziale appropriata ed efficace, in grado di demandare agli ospedali le attività di maggiore complessità, concentrando a livello territoriale le prestazioni meno complesse, attraverso lo sviluppo delle case di comunità, l'assistenza domiciliare integrata (Adi), la telemedicina, nonché incrementando la presenza sul territorio degli ospedali di comunità;

    l'architettura delineata nel Piano nazionale di ripresa e resilienza in termini di strutture, risorse e tempistiche di attuazione, diventerà parte integrante dell'ordinamento sanitario all'atto dell'approvazione della Riforma che dovrà definire il nuovo modello organizzativo del territorio, anche attraverso la definizione di standard strutturali, tecnologici e organizzativi dello stesso (il cosiddetto «DM 71», affidato all'Agenas, da approvare entro la prima metà del 2022);

    il presupposto per la riorganizzazione di un sistema di cura e assistenza integrato e territoriale è rappresentato dalla co-progettazione, una modalità concreta e operativa per identificare e condividere linee comuni e obiettivi, metodologie di intervento, requisiti tecnici e professionali, modelli organizzativi e procedure condivise tra i diversi attori coinvolti, che tenga conto non solo delle dimensioni di assistenza e cura prettamente medica, ma anche delle dimensioni sociali e contestuali della persona;

    rinforzare i presidi territoriali vuol dire, da una parte, colmare la carenza di personale sanitario, medico ed infermieristico e, dall'altra, investire nel fabbisogno formativo delle figure sanitarie e socio-sanitarie impiegate nei servizi residenziali e di assistenza domiciliare integrata per la cura della persona, in particolare, data l'importanza della telemedicina, nella formazione in medicina digitale,

impegna il Governo:

1) ad adottare le iniziative di competenza, anche normative, per compensare le attuali diseguaglianze assistenziali territoriali e colmare la distanza tra i tradizionali luoghi di cura e la quotidianità dell'assistito, rafforzando la rete sanitaria e socio-sanitaria nel territorio con migliori servizi di assistenza primaria e con una più stretta collaborazione con il terzo settore e, più in generale, con l'intera collettività;

2) ad adottare le iniziative di competenza perché la riorganizzazione della rete di medicina territoriale favorisca, attraverso l'azione congiunta delle diverse figure disciplinari e professionali (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, specialisti ambulatoriali, operatori sociali, e altro), un modello integrato che tenga conto non solo delle dimensioni di assistenza e cura prettamente medica, ma anche delle dimensioni sociali e contestuali della persona;

3) ad adottare le iniziative di competenza perché nella riorganizzazione della rete di medicina territoriale venga previsto il servizio dello psicologo di base, con la finalità di sostenere e integrare l'azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, nell'intercettare e rispondere ai bisogni assistenziali di base dei cittadini;

4) ad adottare le iniziative di competenza, anche normative, per dotare il nostro Paese di una strategia nazionale per la prevenzione del suicidio, promuovendo la costituzione di una rete territoriale nazionale dotata di personale qualificato con funzioni di riconoscimento e intervento sulle condizioni di rischio connesse al suicidio e con adozione di efficaci strategie di prevenzione e di presa in carico dei soggetti maggiormente a rischio;

5) ad adottare iniziative di competenza e a reperire le risorse necessarie per assicurare adeguata dotazione di personale sanitario alle nuove strutture della rete di medicina territoriale, favorendo la stabilizzazione del personale già operante ed evitando l'esternalizzazione dei servizi socio-sanitari che i presidi sono chiamati a garantire;

6) ad adottare le iniziative di competenza, anche normative, volte a favorire la formazione dei medici e del personale sanitario operante nel setting delle cure territoriali, anche prevedendo l'istituzione di una scuola di specializzazione in medicina generale;

7) ad adottare le iniziative di competenza al fine di introdurre tra i criteri di valutazione, e dunque di remunerazione o rimborso dell'assistenza offerta o delle prestazioni erogate, anche parametri qualitativi legati al raggiungimento degli obiettivi di salute;

8) ad adottare le iniziative di competenza e a reperire le risorse necessarie, nell'ambito del rinnovo dei contratti, al fine di garantire tutele adeguate per i professionisti della medicina convenzionata, con riferimento particolare al riconoscimento dell'infortunio sul lavoro, del diritto alle ferie, della maternità assistita, dei permessi per malattia, nonché politiche continuative per le pari opportunità.
(1-00651) «Menga, Romaniello, Dori, Paolo Nicolò Romano, Siragusa, Termini, Ehm, Benedetti, Sarli, Suriano».