• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08081 (5-08081)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08081presentato daCOMAROLI Silvana Andreinatesto diVenerdì 13 maggio 2022, seduta n. 693

   COMAROLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la misura del reddito di cittadinanza è stata introdotta dal decreto-legge n. 4 2019 quale strumento di contrasto alla povertà; i dati dei percettori del reddito di cittadinanza, le difficoltà nel reperire manodopera occasionale e i continui casi di cronaca «sui furbetti del reddito», tuttavia, confermano il fallimento della misura che, si ricorda, è concessa per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali può essere rinnovato previa sospensione per un mese;

   a denunciare la difficoltà di reperire manodopera in ambito turistico-ricettivo sono stati gli operatori del settore, che lamentano la mancanza di circa 250 mila unità da confermare che tra le cause vi è anche il reddito di cittadinanza è stato lo stesso Ministro del turismo, Massimo Garavaglia, che in sede di risposta ad una interrogazione in Assemblea ha affermato «la necessità di rivedere, rimodulare, la disciplina del reddito di cittadinanza in modo da agevolare l'effettivo reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro piuttosto che fornire loro una fonte di reddito non finalizzata a questo scopo»;

   l'entità dell'impegno finanziario dello Stato rende evidente come il legislatore abbia dovuto sacrificare gran parte delle risorse da dedicare alla propria politica economica annuale (per un valore di circa il 40 per cento del totale) al fine di finanziare il reddito di cittadinanza;

   un simile impegno – e i conseguenti sacrifici – impongono la massima attenzione in ordine all'erogazione del reddito di cittadinanza garantendone la massima operatività nell'ambito della legalità ed evitando situazioni che possano acuire la tensione sociale fra i contribuenti che finanziano, sia pure indirettamente la misura, e i loro percettori;

   l'ultima indagine, in ordine temporale, condotta dal Comando interregionale «Podgora» e dai Nuclei ispettorato del lavoro dell'Arma, e che include la finestra che va da gennaio 2021 a febbraio 2022, ha fatto emergere ben 955 persone che hanno percepito illecitamente il reddito di cittadinanza. I soggetti sono stati principalmente identificati nel Lazio, in Toscana, in Umbria, nelle Marche e in Sardegna;

   secondo le indagini dei carabinieri, circa il 10 per cento delle 9.575 persone controllate in tutto il Centro Italia percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza. A contare più illeciti è stato il Lazio, dove su 2.504 persone controllate ne sono state denunciate 543 (per un totale di 3 milioni di truffa ai danni dell'Inps). In Toscana, su 1.810 persone controllate sono stati denunciati 153 soggetti (per una truffa totale da 637 mila euro). Nelle Marche, su 1.447 persone controllate sono state 67 quelle denunciate, con 450 mila euro di euro percepiti illecitamente. In Sardegna, su 3.260 persone controllate sono stati denunciati in 163, con circa 865 mila euro sottratti all'Inps. In Umbria, invece, sono state controllate 554 persone, delle quali 29 sono state denunciate (per un totale di 180 mila euro finiti nelle tasche dei «furbetti»);

   con l'ultima legge di bilancio si è intervenuti nel tentativo di rimediare alle storture che il reddito di cittadinanza provoca al mercato del lavoro, prevedendo una stretta sull'eventuale rifiuto di un'offerta di lavoro congrua, ovvero un décalage mensile di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata l'offerta e la revoca del sussidio al secondo rifiuto, invece che al terzo, come inizialmente previsto dal decreto-legge n. 4 del 2019 –:

   quale sia il numero dei percettori del reddito di cittadinanza che abbia perso il diritto al beneficio a seguito di rifiuto di un'offerta di lavoro congrua;

   quale sia l'attuale numero di percettori del reddito di cittadinanza e quanti – dall'entrata in vigore della misura ad oggi – abbiano trovato un'occupazione;

   a quanti, trascorsi i 18 mesi, il reddito di cittadinanza non sia stato rinnovato.
(5-08081)