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Atto a cui si riferisce:
C.5/08019 (5-08019)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 10 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-08019

  Ringrazio innanzitutto gli onorevoli interroganti per aver posto l'attenzione sul tema delle infrastrutture idriche, materia a me delegata e troppo spesso ingiustamente posta in secondo piano.
  In relazione allo stato di avanzamento del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, evidenzio che il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili esercita il ruolo di coordinamento strategico nella programmazione di interventi infrastrutturali relativi all'approvvigionamento idrico primario, nel suo complesso e per tutti i settori.
  Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto, nella Missione 2 «Rivoluzione verde e transizione ecologica», la Componente 4 Tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica, con l'obiettivo di garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l'intero ciclo e il miglioramento della qualità ambientale delle acque interne marittime.
  In questa cornice il MIMS è stato coinvolto sia nell'attuazione di una riforma di Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione degli investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico, che nella programmazione di due linee d'investimento: Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico e Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.
  Nello specifico, il decreto-legge n. 121 del 2021, ha istituito il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, da realizzare con il coinvolgimento dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, del MiTE, del Ministero delle politiche agricole, del Ministero della cultura e del MEF.
  Il nuovo Piano sostituisce e unifica in un unico strumento programmatorio e di pianificazione le sezioni «Invasi» e «Acquedotti» del previgente Piano nazionale degli interventi per il settore idrico, e sarà attuato dal Ministero per stralci successivi, in funzione delle risorse finanziarie progressivamente disponibili.
  Il Ministero ha già predisposto il decreto ministeriale – sul quale dovrà essere acquisito il concerto delle altre Amministrazioni competenti – che definisce le modalità e i criteri per la redazione e l'aggiornamento del Piano nazionale.
  Quanto all'attuazione del primo Investimento, con il decreto ministeriale n. 517 del 16 dicembre 2021 sono stati individuati gli investimenti in infrastrutture idriche primarie con finanziamento assentito pari a 2 miliardi di euro.
  In merito all'attuazione del secondo Investimento, in data 9 marzo 2022 è stato pubblicato specifico Avviso pubblico relativo alla «Presentazione di proposte di intervento per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti da finanziare nell'ambito del PNRR» per un ammontare complessivo di risorse pari a 900 milioni di euro.
  La dotazione finanziaria del Piano in argomento, inizialmente di 100 milioni di euro per 10 anni, è stata progressivamente incrementata, da ultimo con la legge di bilancio 2022, ed è attualmente di circa 2 miliardi di euro per il periodo compreso tra il 2018 e il 2033.