Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/07009 PARAGONE, DE VECCHIS, GIARRUSSO, MARTELLI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-07009 presentata da GIANLUIGI PARAGONE
mercoledì 11 maggio 2022, seduta n.431
PARAGONE, DE VECCHIS, GIARRUSSO, MARTELLI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:
la Banca Nazionale del Lavoro- BNL è stata protagonista della storia d'Italia. Fondata nel 1913, è diventata la banca nazionale più grande del sistema alla fine del secolo scorso e, dopo un periodo di crisi, è entrata a fare parte del gruppo BNP-Paribas;
negli ultimi 15 anni si è rilanciata attraverso l'integrazione con il partner francese, che ha apportato managerialità e tecnologie che hanno consentito il raggiungimento di risultati record: 238 milioni di utili nel 2021 e 65 nel primo trimestre 2022;
oggi il nuovo management ha presentato un piano industriale che prevede la chiusura di 150 sportelli su 800, una spesa di circa 300 milioni di euro per il rifacimento delle agenzie, peraltro recentemente ristrutturate, e l'esternalizzazione di circa 840 lavoratori, di cui 300 nel comparto IT e 540 nel comparto back-office;
questo piano rischierebbe, a giudizio degli interroganti, di fare uscire la banca dal mercato, riducendo la presenza territoriale, già inferiore alla concorrenza, pur impiegando risorse economiche in ristrutturazioni e arredamenti, ma espellendo risorse umane dall'azienda;
stando a quanto riferito agli interroganti, non sarebbe chiaro quale senso possa avere l'esternalizzazione di 540 risorse del back-office, considerato che tutti gli obiettivi fissati sarebbero stati raggiunti e che BNL rappresenta ormai uno standard qualitativo a livello nazionale nel settore. Rispetto a tali perplessità, il management avrebbe riferito inefficienze operative, ritenute pretestuose, e, a quanto risulta agli interroganti, intenderebbe per tale ragione trasferire i dipendenti ad Accenture, colosso della consulenza aziendale, per ridurre i costi e licenziare indirettamente quelle stesse risorse che con il loro impegno hanno consentito il rilancio della banca in questi anni;
inoltre, per quanto riguarda la gestione dei dati trasferiti ad Accenture, al momento non si può essere certi che i livelli di sicurezza contro gli hacker siano al pari di quelli adottati da BNP-Paribas e questo costituirebbe con grave pregiudizio per i clienti;
considerato che:
sarebbero stati inseriti nella lista degli esuberi circa 200 lavoratori fragili e affetti da malattie professionali, che verrebbero verosimilmente licenziati da Accenture insieme a quelli che non conoscono la lingua inglese;
è del tutto evidente, a parere degli interroganti, l'intenzione degli azionisti francesi di procedere alla scomposizione della banca, che ha rappresentato e rappresenta un importante pezzo di storia italiana e che tuttora svolge una funzione primaria nel sistema nazionale. Un altro modo per demolire il sistema Italia nell'ottica di una sottomissione del Paese a interessi stranieri;
visto che stando a quanto si apprende da organi di stampa, la BNL avrebbe comunicato ai dipendenti l'apertura di un "dossier Golden Power" sulla banca stessa da parte del Governo, confermando anche ai sindacati la circostanza e dichiarando di aver già pronte le risposte ai quesiti dell'Esecutivo, tanto che l'esternalizzazione dei 530 addetti del back-office dovrebbe semplicemente slittare da maggio a giugno 2022,
si chiede di sapere se il Governo confermi l'applicazione della disciplina della Golden Power al caso BNL e l'intenzione di porre il veto sull'intera operazione di esternalizzazione ad Accenture, per evitare il rischio licenziamento di molti lavoratori, che non avrebbero nemmeno le competenze per essere impiegati in una società americana di consulenza.
(4-07009)