• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12053 (4-12053)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12053presentato daDEIDDA Salvatoretesto diMercoledì 11 maggio 2022, seduta n. 692

   DEIDDA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il 29 aprile 2022 gli organi di stampa della Sardegna e alcuni organi di stampa nazionali hanno rilanciato la notizia di un incontro, avvenuto presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, tra una delegazione di pastori sardi e il Ministro interrogato, avente a oggetto un documento preparato dagli stessi allevatori inerente le criticità del Piano strategico nazionale e l'attività dell'allevamento in Sardegna e le misure da modificare urgentemente per tutto il settore agricolo e agropastorale;

   il documento, di 8 pagine, rimarca la necessità che il settore dell'allevamento e dell'agricoltura della Sardegna sia messo allo stesso livello di quello di altre regioni;

   a seguito della presentazione (entro il 31 dicembre 2021) dei piani strategici nazionali della Pac, la Commissione europea dispone di sei mesi per approvare i piani prima della loro attuazione nel gennaio 2023. Il processo di approvazione si baserà sui criteri stabiliti nel nuovo regolamento sui piani strategici della Pac;

   il modello produttivo sardo del comparto agro-pastorale soddisfa le esigenze rappresentate dall'Unione europea indicate nella nuova Pac 2023/2027;

   occorre cogliere tutte le opportunità offerte dalla nuova Pac al fine di valorizzare il settore agricolo e ridurre gli squilibri esistenti con gli altri Paesi europei, soprattutto per aiutare quelle imprese presenti nelle zone svantaggiate, come la Sardegna, che occorre tutelare attraverso il presidio nel territorio da parte delle stesse imprese agricole;

   sono diverse le osservazioni, riportate nel documento del 31 marzo 2022 della Commissione europea, al Piano strategico nazionale della Pac: in esse si tiene conto della diversità dell'agricoltura delle zone rurali in Italia, del numero dei potenziali beneficiari e delle limitate risorse disponibili, e si invita l'Italia a migliorare la strategia proposta e la descrizione degli interventi garantendo la concentrazione del sostegno verso i territori i beneficiari e i settori più bisognosi sulla base delle analisi Swot e delle specifiche esigenze territoriali;

   l'Italia è invitata a rivedere la strategia per garantire una distribuzione più equa e mirata dei pagamenti diretti, in quanto la convergenza interna e la redistribuzione sono limitate al minimo richiesto;

   in Sardegna il maggior numero degli allevamenti è rappresentato dal comparto ovicaprino e lo stesso (secondo quanto previsto attualmente nel Psn) viene escluso dagli interventi di finanziamento previsti all'interno del suddetto eco-schema comportando una rilevante discriminazione e penalizzazione per tutta la Sardegna e conseguentemente per l'economia sarda;

   l'interrogante condivide il documento presentato dalla delegazione dei pastori sardi oggetto dell'incontro; il Ministro ha preso l'impegno di valutarlo e dare seguito allo stesso;

   come risulta anche da posizioni assunte da esponenti della maggioranza riportate dai mass media, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali lavorerà per venire incontro alle richieste dei pastori che lamentano le difficoltà legate alla condizione di insularità e alla questione atavica di debolezza dei propri titoli dovuta alle scorse riforme della PAC, con profili più bassi rispetto alla media nazionale; con la nuova programmazione, si punta a un riallineamento, ma la convergenza dei titoli, a causa della situazione strutturale e territoriale della Sardegna, per il comparto ovicaprino sembra insufficiente –:

   quali iniziative intenda adottare al fine di venire incontro alla richieste dei pastori sardi, indicate nel documento nella sua interezza, consegnato al Ministro interrogato, al fine di consentire che il settore dell'allevamento e dell'agricoltura della Sardegna sia messo allo stesso livello di quello delle altre regioni.
(4-12053)